Al via la 3° edizione di InVaso. L’intervista al presidente Pace
Un settembre pieno di appuntamenti proposti dalla FITA.
La Federazione non si ferma mai e propone sempre appuntamenti nazionali ed internazionali di qualità.
Abbiamo chiuso il mese di luglio con il “Festival delle Regioni d’Italia” a Spoleto. Agosto è stato pieno di appuntamenti proposti in tutta Italia dai nostri Comitati e dalle nostre associazioni e dalla partecipazione del progetto ITAF 2024 al Festival Internazionale “Estivades” in Belgio. Settembre inizia con il festival Internazionale “InVaso” a Muravera in Sardegna dall’1 al 6; il 20 si conclude in Toscana il nostro annuale progetto con i giovani artisti selezionati da ogni regione, l’Accademia del Teatro Italiano; intanto continuano gli appuntamenti del Gran Premio del Teatro Amatoriale Italiano a Lucca.
InVaso Festival è alla sua terza edizione.
E’ un festival iniziato come una sfida in una regione dove la nostra federazione stentava a farsi conoscere e a crescere. Grazie all’attivismo del nostro Comitato Regionale condotto da Angelo Lisci, del grande entusiasmo dell’associazione La Forgia e con la qualità degli altri partners è ormai divenuta una realtà riconosciuta dalle istituzioni e molto apprezzata dal pubblico.
Novità di quest’anno?
Il format è stato ampliato e migliorato nelle proposte con eventi che spaziano sempre dal teatro alla musica, con appuntamenti di intrattenimento che animano la città Muravera per sei giorni, valorizzando le tradizioni locali, ma puntando alla contaminazione con altre culture. L’arte e lo spettacolo dal vivo in particolare diventano ancora una volta un monito a chi vuole porre barriere tra i popoli. La partecipazione di compagnie teatrali provenienti da diversi paesi che si incontrano con artisti della nostra terra è il simbolo dello spirito per cui nasce Invaso. Questa sezione quest’anno è arricchita dal “Premio Radici”.
Parliamone.
E’ un premio che ha voluto fortemente la FITA per sottolineare ancor di più la sezione di teatro internazionale.
Tra le compagnie teatrali provenienti quest’anno da Olanda, Spagna, Georgia e Lituania, una giuria, coordinata dalla nostra referente nazionale alle relazioni internazionali Fiammetta Fiammeri, assegnerà il “Premio Radici” per valorizzare il lavoro di chi, attraverso il suo spettacolo, ha saputo interpretare al meglio lo spirito del festival. Quindi, non premiare solamente il risultato artistico, ma soprattutto la capacità di generare un impatto culturale, umano e narrativo, sottolineando la dimensione di contaminazione e trasformazione attraversi i luoghi, le comunità e i linguaggi.
Perché tutto questo in Sardegna?
Non è un caso. La Sardegna è una terra che ha conosciuto invasioni e dominazioni trasformando ogni contatto in stratificazione, ogni incontro in memoria viva. Grazie al teatro le diverse tradizioni si incontrano e la narrazione si fa strumento di relazione. Qui il teatro diventa pratica di innesto, di contaminazione, di radicamento e di visione.
Allora tutti a Muravera dall’1 al 6 settembre?
Sono convinto che anche questa edizione sarà un successo. FITA è orgogliosa di contribuire con la sua collaborazione al meritevole lavoro che svolgono gli altri partners, dalle associazioni La Forgia e Naif al Comitato Fita Sardegna con tutte le compagnie aderenti. Non è un caso che il Comune di Muravera, la regione Sardegna e Fondazione Sardegna abbiano assicurato il loro sostegno a questa edizione e che molti sponsors privati abbiano risposto positivamente. Si, tutti a Muravera con la possibilità di apprezzare gli eventi del festival ed anche il meraviglioso ed ospitale territorio che li ospita.
