CONVENZIONE / Accordo Fita – Università di Palermo: tirocini, laboratori e molto altro

Una convenzione “finalizzata alla crescita e alla diffusione della cultura in ambito teatrale” è stata siglata tra il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo, in particolare attraverso il Corso di Studi DAMS, e la Federazione Italiana Teatro Amatori, leader del settore in in Italia con oltre 1500 compagnie e 25 mila aderenti.
Di durata triennale e rinnovabile, l’accordo fra l’ateneo palermitano e Fita impegna le parti “a promuovere congiuntamente iniziative di carattere didattico, formativo e di ricerca per la promozione, la divulgazione e la crescita del teatro e della cultura teatrale, rivolte sia agli studenti universitari sia alla società”.
Tale collaborazione si realizzerà concretamente, in particolare, nella promozione di tirocini di formazione in ambito teatrale e di formazione di formatori teatrali, nell’organizzazione di  attività laboratoriali per gli studenti dell’Università di Palermo; in attività didattiche e seminariali dei componenti della Federazione per gli studenti dei Corsi di  Laurea del Dipartimento negli spazi di competenza del Dipartimento; in incontri didattici con responsabili nazionali alla formazione Fita di documentata esperienza; nell’organizzazione congiunta di gruppi di studio e di ricerca storica e drammaturgica per sviluppi editoriali e produzioni artistico-teatrali; e nella divulgazione in rete e sul territorio di materiale informativo relativo a tutte le iniziative programmate congiuntamente. Accordi specifici, inoltre, potranno essere stretti per specifiche occasioni, anche con la collaborazione di terzi: dalla celebrazione di anniversari all’allestimento di eventi su temi di comune interesse, all’organizzazione di appuntamenti di studio o di ricerca.

“La firma della convenzione con l’Università di Palermo – sottolinea Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – è un traguardo importante, con il quale le istituzioni culturali e didattiche riconoscono una volta di più il ruolo e le competenze della nostra Federazione nel settore della formazione in materia: un riconoscimento costruito nel tempo, con impegno e serietà, e che rende ancora più significativo il percorso avviato con il protocollo sottoscritto con il Miur, unico del genere in Italia in questo campo”.
“Ogni realtà di associazionismo  teatrale  – dichiara Anna De Domenico Sica, docente di Storia del teatro contemporaneo  e di  Teorie e tecniche della recitazione del Dipartimento di Scienze  Umanistiche dell’Università degli studi di Palermo – ha un ruolo determinante nella cultura contemporanea, indipendentemente dal fatto che sia composta da professionisti o da non-professionisti. Il non-professionismo è una condizione politica e  non artistica. Fita ha maturato al suo interno, negli ultimi anni,  professionalità della scena che noi non possiamo  trascurare perché   sono espressione e tessuto del patrimonio teatrale del nostro oggi”.
Viva soddisfazione è espressa anche da Antonella Messina, presidente regionale di Fita Sicilia: “Come Federazione siamo sempre pronti a creare ‘rivitalizzanti’ occasioni d’interazione con i giovani – commenta – e la collaborazione avviata con l’ateneo di Palermo ci permetterà di farlo a livelli molto  stimolanti, oltre a consentirci di avviare nuove e intense collaborazioni nel territorio”.
“Si tratta di un grande traguardo per Fita – aggiunge Daniele Franci, direttore artistico del Centro Nazionale di Formazione Permanente della Federazione, con sede a Reggio Emilia –, che contribuisce a rendere concreto il lavoro che il nostro Centro porta avanti da tempo: risultati come questo o come il lavoro che stiamo conducendo con il Politecnico di Torino ci confermano come ente di alta formazione e su questo fronte porteremo avanti progetti sempre più interessanti e articolati”.
“Questo risultato – dichiara Mauro Pierfederici, direttore artistico nazionale Fita – è un nuovo, significativo riconoscimento del lavoro svolto dalla Federazione sul versante della formazione. Il fatto che il Ministero prima e questa Università ora stipulino con noi accordi come questi, che implicano una collaborazione vasta e riconoscono le competenze maturate al nostro interno, sono segnali rilevanti: confermano che la nostra Federazione cresce sempre di più e che di fronte all’evoluzione in atto nel mondo del teatro la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta”.