La F.I.T.A., come ogni anno, intende contribuire a ricordare la Shoah con uno spazio che rappresenti un luogo virtuale di memoria, al fine di custodire forme di un patrimonio intangibile, culturale e morale attraverso il Teatro.
Il Teatro è una insostituibile forma di testimonianza capace di restituirci tutta l’assurdità della realtà concentrazionaria e costituisce una fonte preziosa e utile alla storicizzazione della Shoah.
Il Teatro permetteva ai deportati di recuperare il ricordo della vita vissuta, di quella realtà dai contorni sempre più indefiniti. Nel tempo sospeso dei campi il Teatro era uno dei modi per non perdere il ricordo della vita passata, dell’ordinario quotidiano, offuscati dall’orrore della realtà che si era costretti a vivere.
Abbiamo raccolto in questa galleria i lavori teatrali sul “Giorno della memoria” realizzati o di prossima realizzazione a cura delle Associazioni affiliate F.I.T.A.
Alla presenza della Ministro Maria Elvira Calderone e del vice Ministro Maria Teresa Bellucci si sono insediati i componenti del rinnovato Consiglio Nazionale del Terzo Settore che rimarranno in carica per i prossimi tre anni, tra i quali il nostro presidente nazionale Carmelo Pace.
I lavori, introdotti dalla Ministro Calderone, sono stati condotti dalla Vice Ministro Bellucci che ha ricordato l’intenso e proficuo lavoro che ha compiuto il Consiglio nel precedente mandato fornendo un fondamentale contributo all’azione di governo e del Ministero, che si è dimostrata particolarmente attenta al settore e soprattutto pronta ascoltare le istanze di chi vi opera e a recepire suggerimenti. Nel corso della lunga seduta la Vice Ministro non si è sottratta ad intervenire compiutamente sulle questioni poste dai componenti del Consiglio del quale fanno parte le più qualificate rappresentanze del terzo settore che operano nei diversi campi del volontariato.
Con dovizia di particolari è stata la ricostruzione che la Vice ministro ha dato dell’iter seguito per affrontare in sede europea la spinosa questione dell’applicazione del nuovo regime di esenzione IVA per le operazioni realizzate dagli enti associativi di cui all’articolo 5, comma 15 -quater del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146. La proroga al 10 gennaio 2026 è stato un forte atto politico che consentirà di proseguire l’interlocuzione con la Commissione europea alla quale, con dati e relazioni varie, è stato rappresentato come il settore del no profit in Italia è cosa ben diversa da come viene organizzato e soprattutto come opera negli altri stati europei. Vi è fiducia che il tempo ottenuto possa aiutare a raggiungere una soluzione, anche perché, in caso contrario l’Italia potrebbe incorrere in una procedura di infrazione e ciò determinerebbe comunque un’incertezza per tutti gli Enti.
Il Consiglio nazionale ha espresso poi parere favorevole al nuovo modello di presentazione del rendiconto per gli ETS minori, cioè quelli che non superano ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate pari a 60.000 euro. E’ un modello di rendiconto per cassa in forma aggregata degli enti del Terzo settore che semplifica di molto la redazione. Si lavorerà perché possa essere adottato già dal prossimo rendiconto, questo è stato un altro impegno assunto dalla Vice Ministro, che rimane però legato a tutti i passaggi relativi al tempo della sua approvazione.
Molti sono stati gli argomenti sull’operatività del Runts, anche con riferimento a orientamenti diversi riscontrati nelle varie sezioni regionali. Si auspica un maggior coordinamento con circolari interpretative chiare che unifichino le azioni su tutto il territorio nazionale. Costante è poi la relazione con Infocamere che gestisce il portale del Runts, affinchè nel più breve tempo possibile siano apportate modifiche che consentano alle reti associative di operare al meglio, verificando con migliori modalità lo stato delle associazioni ad esse aderenti. La semplificazione è sembrata essere il faro di tutti gli interventi tecnici e le modifiche che via via saranno apportate, anche sul piano delle norme regolatrici.
E’ emerso quanto l’azione del Ministero e della Vice Ministro in particolare sia diretta a definire in tempi brevi tutto quanto necessario affinchè la riforma del 2017 diventi effettiva in questa legislatura, anche intervenendo con modifiche sostanziali dov’è necessario, oltre ai previsti decreti attuativi.
Abbiamo potuto rilevare quanto l’attenzione e la competenza della Vice Ministro, che d’altra parte proviene dal mondo del volontariato organizzato, possa costituire il vero volano per giungere ad un assetto definitivo del settore che possa rendere sempre più affidabili, ma anche più sereni, tutti gli Enti che si spendono quotidianamente nelle fondamentali attività di sostegno ed affiancamento all’azione del pubblico in settori chiave dello sviluppo della nostra nazione, che certamente passa anche dalle risposte che nel territorio si riescono a dare ai bisogni dei cittadini in termini di servizi sociali alla persona e di valore sociale dell’attività culturale. Chiaro l’intento manifestato dalla Vice Ministro Bellucci:” Sarà nostro compito lavorare insieme e monitorare l’attuazione delle politiche, riformandole laddove necessario, nel solco di quanto fatto in questi due anni di Governo anche attraverso la prima legge di riforma del Codice del Terzo Settore, approvata a luglio 2024 e l’azione di rafforzamento del ruolo del CNTS come sede istituzionale di analisi e confronto. E ancora, con l’Open RUNTS’, iniziativa con cui abbiamo aperto a tutti i cittadini il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore per garantire maggiore trasparenza e la concreta azione di promozione dell’amministrazione condivisa tra enti pubblici ed ETS. Tanti gli obiettivi raggiunti insieme e altrettanti quelli futuri per continuare a valorizzare, promuovere, tutelare e semplificare la vita del mondo della solidarietà sociale, favorendo così la libera iniziativa dei cittadini associati nella costruzione del bene comune.”
Non a caso un lungo intervento è stato dedicato dalla Vice Ministra ai fondi spendibili per finanziare la dispersione scolastica, la povertà educativa e la devianza minorile, anche mediante la partecipazione ai patti sociali di territorio tra enti pubblici e privati con i quali il terzo settore costituisce un pilastro per il raggiungimento degli obiettivi.
Il Ministero delle Politiche Sociali ha rinnovato il Consiglio Nazionale del Terzo Settore per il prossimo triennio: la FITA ne farà parte.
Il Consiglio Nazionale del Terzo Settore è un organo di rilevanza strategica per il dialogo tra istituzioni e mondo del Terzo Settore Italiano in quanto espressione delle associazioni e delle reti associative più rappresentative sul territorio nazionale, delle Regioni ed Enti locali, di altre Istituzioni pubbliche, nonché da esperti qualificati in materia.
Partecipa in modo significativo ai processi decisionali e procedimentali delle Amministrazioni sulle principali tematiche connesse al Terzo Settore. Ha funzione consultiva ed esprime pareri sugli schemi degli atti normativi e sull’utilizzo delle risorse del Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore; sulle linee guida in materia di bilancio sociale e di valutazione di impatto sociale dell’attività degli enti del Terzo Settore; sulle operazioni di trasformazione, fusione, scissione e cessione d’azienda effettuate dalle imprese sociali.
E’ la prima volta che una rete associativa tipica come la nostra ottiene questo riconoscimento istituzionale. E’ un risultato ascrivibile a come abbiamo operato in questi anni, mantenendo numeri e qualità della nostra attività. Anche per questo possiamo e dobbiamo guardare ai prossimi anni con fiducia, operando con l’entusiasmo che ci ha da sempre contraddistinto.
Prorogato al 10 gennaio 2026 il nuovo regime di esenzione IVA per gli enti del terzo settore.
La FITA pronta ad aiutare i propri associati in vista della nuova scadenza.
Si è tanto parlato in questi ultimi mesi dell’anno dei nuovi adempimenti che avrebbe richiesto l’entrata in vigore della norma inserita nel DL del 2021.
La FITA ha seguito attentamente la questione scegliendo la via dell’interlocuzione istituzionale che, grazie anche all’azione di altri Enti, ha portato il Consiglio dei Ministri ad inserire un’ulteriore proroga dell’entrata in vigore della norma. Questo il comunicato ufficiale: “Si proroga al 10 gennaio 2026 il termine a decorrere dal quale trova applicazione il nuovo regime di esenzione IVA per le operazioni realizzate dagli enti associativi di cui all’articolo 5, comma 15 -quater del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146.”
Alcune dichiarazioni dei giorni scorsi il viceministro la lavoro con delega al Terzo settore on. Maria Teresa Bellucci aveva già anticipato il rinvio aggiungendo che “tutto verrà governato con tempistiche che diano la possibilità di avere un anno a disposizione per recepire le regole», specificando che “..l’approccio che abbiamo è quello di poter utilizzare la delega fiscale per arrivare a un pacchetto normativo complessivo».
L’auspicio e le rassicurazioni sono dunque che tutto sarà gestito in maniera tale che non si creino difficoltà al comparto:” la sua attuazione verrà gestita e governata in modo che ci siano metodi e tempistiche che rendano possibile al mondo del terzo settore di potersi adeguare”, ha aggiunto il viceministro on. Bellucci.
Lo ricordiamo, gli enti, quando entrerà in vigore la norma ora prorogata, non dovranno sempre applicare l’IVA alle operazioni effettuate, infatti molte volte beneficiano della esenzione, però il venir meno del regime di “de-commercializzazione” IVA determinerà un aggravio di adempimenti a carico degli stessi in quanto le operazioni esenti, a differenza di quelle escluse, sono soggette a obblighi formali per l’IVA.
Tra le cessioni e prestazioni interessate dalle modifiche vi sono quelle effettuate dietro pagamento di specifici corrispettivi o contributi a favore di soci e tesserati, come da finalità istituzionali, da parte di associazioni politiche, sindacali, di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extrascolastica della persona. Tutte queste operazioni, sino ad oggi e per tutto il 2025 sono escluse dall’IVA, per cui gli enti interessati non sono tenuti a documentarle e neppure a registrarle.
Successivamente diventeranno rilevanti ai fini dell’imposta.
La Federazione farà in modo che gli Enti associati possano prepararsi tranquillamente utilizzando il 2025.
Raccogliendo le istanze di molte associazioni, specialmente quelle meno strutturate, il Consiglio Federale ieri sera ha deliberato di avviare un percorso per definire nel più breve tempo possibile una CONVENZIONE NAZIONALE CON PROFESSIONISTI COMPETENTI NEL SETTORE che possano offrire, anche a costi calmierati, un pacchetto completo di gestione fiscale. La convenzione prevederà che via sia una interazione anche con FITA, perché alla segreteria nazionale rimarrà anche per il 2025 il servizio, che già offre gratuitamente ai propri iscritti, di DEPOSITO DEI BILANCI ANNUALI al RUNTS.
Ricordiamo che tale ultimo servizio può essere fornito solamente a chi abbia conferito a FITA nazionale l’adesione ad essa quale RETE ASSOCIATIVA NAZIONALE, con i modelli predisposti e da ricompilare al momento della affiliazione o riaffiliazione.
Lo scorso sabato 27 luglio, nel meraviglioso Teatro Nuovo “Giancarlo Menotti” di Spoleto, si è tenuta la cerimonia conclusiva della III edizione del Festival delle Regioni d’Italia e la premiazione della XXXVI edizione del Fitalia.
Ad aggiudicarsi la vittoria di questa edizione del Festival delle Regioni, la regione Campania, rappresentata dalla Compagnia “30 Allora APS” ed il suo spettacolo “L’ultimo scugnizzo”.
Il premio del pubblico è andato alla “Compagnia dell’Orso”, in gara per la regione Veneto, con lo spettacolo “Le Chat Noir”.
I Premi FITALIA 2024 sono stati, invece, così assegnati:
Categoria Brillante “Chat a due piazze” – Compagnia stabile dei Nomadi
Categoria Classico “A tempesta” – Compagnia Imprevisti e Probabilità
Categoria Musicale “Che scandalo”- Compagnia Tutto fa Broduei
Categoria Teatro dell’Assurdo “Il povero Piero” – Compania Arte e Cultura Aps
Categoria Narrazione “La mafia è una montagna di merda” – Compagnia L’Anello
Categoria Tragedia “Medusa” – Compagnia La Zonta
Fitalia Social “Tonino Cardamone, giovane in pensione” – Compagnia Vana Imago
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Ha, inoltre, ricevuto una menzione tra gli spettacoli della propria categoria, per la quale non è stato assegnato il premio a causa di un numero insufficiente di partecipanti:
Commedia dell’Arte “Gl’innamorati” – Compagnia Tutta Scena
Sacra rappresentazione “Tau, nel segno di Francesco” – Compagnia Mercanti di Sorrisi
La giuria di questa edizione del Premio Fitalia è stata composta dai 10 giovani partecipanti a ITAF 10 – L’Accademia internazionale di Alta Formazione FITA.
Il nostro presidente nazionale Carmelo Pace, intervistato dalla Cofas, la Federazione del teatro Amatoriale del Trentino Alto Adige: il ruolo e l’attività delle Federazioni come la nostra assicurano il futuro del Teatro”
Lo scorso sabato 22 giugno si è svolta, in una atmosfera di grande emozione, la serata conclusiva della IX Edizione del Gran Premio Teatro Amatoriale FITA. L’evento, organizzato dalla Federazione Italiana Teatro Amatori ed ospitato dal Teatro Comunale “Cavallino Bianco” di Galatina, ha visto la partecipazione di 14 compagnie teatrali amatoriali provenienti da altrettante regioni d’Italia, mettendo in luce il meglio del teatro non professionale della nostra Federazione.
La cerimonia di apertura è stata segnata da una toccante lettura dei giovani studenti Sofia Congedo, Giada Morelli, Martina Perrone e Vincenzo Persico del Liceo Antonio Vallone sul tema della pace; per l’occasione è stata allestita anche la mostra fotografica “Visioni” con gli scatti effettuati, durante gli spettacoli in cartellone, da Sarah Croce, Jago Grasso e Francesco Ligorio del Liceo artistico Pietro Colonna. A seguire, gli interventi del Presidente della FITA Avv. Carmelo Pace, che ha sottolineato l’importanza del teatro amatoriale come vivaio di talenti e come strumento di coesione sociale e culturale. <<Il teatro amatoriale è l’anima delle nostre comunità>>, ha dichiarato, <<è qui che si coltivano le passioni, si scoprono nuovi talenti e si rafforza il senso di appartenenza>>.
La serata è stata arricchita da esibizioni di moda, danza, musica e magia, che hanno offerto al pubblico una serie di performance coinvolgenti e di alta qualità.
Il momento clou della serata è stato senza dubbio la premiazione dei vincitori. La giuria, composta da esperti del settore e critici teatrali, ha avuto il compito arduo di selezionare i migliori tra i molti talenti in gara. Di seguito i principali riconoscimenti assegnati:
Lo scorso 25 maggio, ad Amantea in Calabria, l’Assemblea Nazionale ordinaria ed elettiva FITA 2024 ha provveduto al rinnovo degli organi statutari nazionali.
Per il collegio dei Probiviri sono stati eletti:
– Francesco Mitolo – Maria Luigia Cavalleris – Ettore Cibelli
Per l’Organo di Controllo sono stati eletti:
– Rocco Giuseppe Santangelo – Roberto De Giuli – Raffaele Augello
Per il Comitato Direttivo sono stati eletti:
– Carmelo Pace – Giuseppe Minniti – Aldo Zordan – Diego Navone – Pasquale Manfredi – Giunio Lavizzari Cuneo
Il consiglio direttivo si è poi riunito per procedere all’elezione delle cariche statutarie. All’unanimità vengono eletti:
Carmelo Pace: Presidente Aldo Zordan: Vice Presidente Pasquale Manfredi: Segretario generale Giuseppe Minniti: Tesoriere.
FITA-OpenEarth: dal 10 al 15 giugno 2024 presso il Castello Aragonese della Città di Reggio Calabria
Il nuovo progetto FITA vuole contribuire a rendere concreta l’idea che la cultura sia un possibile antidoto alle difficoltà e alla crisi, capace di creare lavoro e sviluppo, per una ripresa sostenibile e inclusiva nel segno della solidarietà e della coesione sociale. Il teatro è il veicolo più efficace e più straordinario perché questo sia reso possibile.
Il settore dello spettacolo dal vivo non deve restare escluso da questa rivoluzione: deve partecipare al processo di rinnovamento delle pratiche produttive e organizzative tradizionali, in modo da fare la sua parte nel contrastare l’avanzata del climate change e tutte le sue nefaste conseguenze. Le operazioni e i linguaggi artistici sono i primi ad avere la capacità mentale e l’agilità strutturale per mettersi in discussione e ripensare i propri sistemi di offerta. Sono quattro i punti individuati su cui sarebbe necessario intervenire perché si dia concretamente avvio ai cambiamenti auspicati:
acquisizione di nuove competenze e consapevolezza da parte degli operatori culturali e di spettacolo;
implementazione di nuove modalità di produzione e organizzazione di eventi;
riflessione comunitaria rispetto a nuove prospettive di creazione artistica;
l’impiego crescente di nuove tecnologie impact free.
E’ necessario cerare uno scambio sistematico tra il settore dello spettacolo e gli studi ingegneristici o architettonici sull’ecosostenibilità dei materiali, delle risorse e dei consumi. Bisogna che gli operatori del settore siano consapevoli dei macro-temi legati alla sostenibilità ambientale e prendano confidenza con gli strumenti a loro disposizione per affrontarlo. In questo modo, grazie a un processo di formazione e rieducazione tematico, il settore spettacolo potrà comprenderne sempre più a fondo la necessità. Si potrà così dare avvio a un cambiamento sostanziale delle pratiche e dei comportamenti “d’uso comune”, tale da rendere le persone coinvolte capaci di affrontare con più coscienza e consapevolezza il prossimo futuro in una visione a 360°.
Il progetto offrirà, a tal fine, offrirà i seguenti workshop e laboratori:
SCENOGRAFIA – L’uso e il riuso Utilizzare la tecnica del riuso salvaguardando l’impatto ambientale; Imparare nuove tecniche, sperimentarle per creare nuovi oggetti, I materiali che vengono utilizzati sono di scarto, come: giornali, legno, plastica, rotoli di cartone, scatole ecc. che servono per costruire nuovi oggetti; come apprendere l’utilizzo di: forbici, pennelli, colla, colori e vernici. Oggetti di riuso o materiali ad impatto zero, il tutto deve avere come tema portante quello della tutela ambientale.
MASCHERE Il laboratorio è finalizzato alla creazione artigianale di maschere teatrali con materiali di riciclo, e alla sua messa in gioco attraverso un training fisico propedeutico all’uso della maschera e l’improvvisazione, dal punto di vista del personaggio-maschera e da quello tecnico del gioco della maschera.
REGIA – La scelta di un testo green o l’adattamento di un testo al green Capire di quali tematiche dovrà occuparsi il teatro di domani, al di là delle modalità di fruizione. In questa epocale emergenza, solo l’individuo può davvero fare e dire qualcosa a riguardo e l’importanza della tematica ambientale è dimostrata proprio dalla catastrofe che stiamo vivendo. Non solo attraverso la produzione di nuovi testi, il teatro nella sua messa in scena può attivare delle azioni di cambiamento? L’idea di adeguare le messe in scena teatrali all’ambito dell’ecosostenibilità è un passo necessario anche per mostrare che il teatro è quanto mai un’arte viva che procede passo passo con i tempi che corrono. E non è un adeguamento commerciale, bensì un’evoluzione. E’ ora di salvaguardare il nostro mondo per salvaguardare noi stessi. Del resto, se non c’è l’uomo, non può esserci teatro.
COSTUMI Il progetto accredita l’obiettivo di coltivare un’arte che si basi sull’interconnessione tra creatività, contenuto e forma. Nella fase iniziale del laboratorio, i partecipanti si immergono in sessioni di improvvisazione teatrale che coinvolgono il corpo e la voce, in stretta relazione con gli elementi e gli oggetti dell’ambiente circostante. Saranno guidati attraverso i vari processi che porteranno alla produzione degli elementi scenici e dei costumi, con un incoraggiamento attivo ad ogni fase. Un elemento chiave di questa esperienza è l’upcycling, un approccio che trasforma materiali di scarto in nuove creazioni con un valore estetico e funzionale rinnovato. Sarà la materia stessa a guidare e suggerire forme e intrecci durante il processo creativo. Durante il corso del laboratorio, i partecipanti assimilano e mettono in pratica questa filosofia, trasformando vecchi abiti e altri materiali riciclabili in opere d’arte originali, attingendo alla consapevolezza acquisita nelle fasi precedenti. Le opere così create vengono assemblate in installazioni totemiche ispirate agli elementi naturali. Queste creazioni uniche e rilevanti fungono da scenografia durante l’evento formativo, permettendo ai partecipanti di esprimere la propria creatività e sensibilità ambientale in modo coinvolgente e completo. In questo modo, il laboratorio non solo promuove l’arte come espressione individuale, ma si impegna concretamente nella tutela dell’ambiente.
OGGETTI DI SCENA – Li realizzo da me Immergiti nel mondo affascinante della scenografia e attrezzeria di scena e scopri come trasformare la tua creatività in elementi scenici unici e funzionali utilizzando materiali da riciclo. Cosa imparerai? • Le principali tecniche di ideazione e creazione di oggetti teatrali e accessori scenografici. • Come utilizzare i più svariati attrezzi e strumenti di lavoro. • Trucchi del mestiere per realizzare oggetti scenici realistici e d’effetto. • Come creare modelli di lavoro efficienti e organizzare il tuo spazio di lavoro. • A sviluppare la tua creatività e la tua capacità di problem solving. • A lavorare in autonomia e in gruppo per realizzare progetti scenografici completi.
ILLUMINOTECNICA – Sfide e soluzioni nella progettazione dell’illuminazione teatrale Le considerazioni ambientali stanno diventando questioni “sotto i riflettori”. L’adozione dei LED non solo riduce l’impronta di carbonio, ma riduce anche gli sprechi, rendendo l’illuminazione verde la protagonista dello spettacolo. Affrontare queste sfide con soluzioni innovative non solo migliora la narrazione visiva del teatro, ma sottolinea anche la resilienza e la creatività del lighting design nelle arti dello spettacolo. Un mix di aggiornamenti alle fonti di energia essenziali e l’uso di apparecchi LED a basso consumo possono illuminare un percorso da seguire senza sovraccaricare i sistemi. La questione dell’illuminazione scenica, e del consumo di energia nell’abito artistico del teatro, può essere ovviato con delle soluzioni tecniche alternative, quali l’efficient & smart lighting, una formula anglofona per definire l’efficientamento dell’illuminazione scenica, grazie all’ausilio delle lampade a LED, che garantiscono pari prestazione, ma con un consumo decisamente inferiore di energia e corrente elettrica. Tutto questo supportato da tecnologie hardware e software che manovrino da remoto l’illuminazione in maniera efficiente e con il minimo del dispendio di energia.
AUDIO – Il valore dell’ambiente GREEN AUDIOVISUAL: lo strumento per eventi, teatri ed entertainment che vogliono raggiungere gli esiti attesi del proprio sistema ambientale e che vogliano generare valore e tutela per l’ambiente, per l’organizzazione stessa e per le parti interessate.
Parte il nuovo progetto della Federazione Italiana Teatro Amatori “Basilicata Host to Host“, realizzato in collaborazione con l’Associazione Futura APS e Naif APS. L’obiettivo del progetto è quello di creare una rete di contatti tra i giovani e le associazioni che abitano il territorio di riferimento. Partendo dalle modalità di utilizzo della rete, formando i giovani a un utilizzo sano di internet e dei Social Media, fino a creare connessioni concrete con le associazioni deputate alla divulgazione culturale e sociale.
I ragazzi diventeranno protagonisti e co-ideatori di una web serie con due punti focali: l’etica digitale e il contatto tra virtuale e reale.
Le attività progettuali avranno inizio nel periodo di giugno 2024 e comunque a seguito dell’autorizzazione da parte del dipartimento per le politiche di coesione per il Sud e avranno una durata complessiva di 18 mesi. Il progetto si svolgerà nel Distretto del Metapontino Collina Materana della Regione Basilicata e coinvolgerà 200 minori 11/17 anni, divisi in 10 laboratori da 54 ore ciascuno.
Per la realizzazione del progetto la F.I.T.A. ricerca le seguenti figure professionali:
1 – Formatrici e formatori teatrali con esperienza nella conduzione di laboratori per ragazzi nella fascia d’età 11/17 e attitudine alla scrittura di scena e alla rielaborazione drammaturgica degli input forniti dai partecipanti
2 – Esperte ed esperti di etica digitale e/o utilizzo dei social-media
3 – Videomaker con capacità di direzione registica e montaggio
4- Esperto di comunicazione con esperienza rispetto alla promozione delle associazioni culturali
5 – Tutor di supervisione del progetto
I soggetti interessati potranno presentare la candidatura tramite mail, secondo i modelli presentati in allegato al presente avviso, entro e non oltre il 31/05/2024 all’indirizzo info@fitateatro.eu
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