FITA NAZIONALE – PREMIO ROTARY AL PRESIDENTE CARMELO PACE


Il
riconoscimento è stato consegnato al Parioli di Roma in occasione
dell’evento
di sensibilizzazione sulla disabilità “Teatro senza limiti”

AL
PRESIDENTE CARMELO PACE IL PREMIO ROTARY DISTRETTO 2080
PER
IL TEATRO AMATORIALE:
«LO
CONSIDERO UN PREMIO ALLA FITA E ALLE COMPAGNIE»
Assegnato
a Carmelo Pace, presidente nazionale della Federazione Italiana
Teatro Amatori (Fita), il Premio Rotary Distretto 2080 per il Teatro
Amatoriale. La consegna è avvenuta al Teatro Parioli “Peppino De
Filippo” di Roma, in occasione dell’
evento
di sensibilizzazione sulla disabilità “Teatro senza limiti”,
realizzato n partnership con Associazione Italiana Sclerosi Multipla
(Aism), Confederazione Europea per il Teatro Amatoriale (Coepta),
Accademia d’Armi Musumeci Greco e Agiscuola e con il patrocinio del
Distretto 2080 Rotary.
.
Questa
la motivazione del premio a Pace: «Nella sua qualità di presidente
della Federazione Italiana Teatro Amatori ha svolto, con passione e
competenza, non soltanto un’opera di sensibilizzazione
sull’importanza del Teatro e sulla sua funzione sociale oltre che
culturale, ma ha anche raccolto le tante sfide che il nostro tempo
impone a chi vuole fare cultura in maniera disinteressata. Da qui le
tante iniziative che ha promosso e coltivato per la valorizzazione
dei giovani, per l’attenzione e l’offerta di Teatro agli anziani,
ai disabili, a coloro che a vario titolo manifestano un disagio cui
non sempre è facile dare una risposta immediata. Molto vi è ancora
da fare, ma Carmelo Pace è un combattente e, dunque, questo premio
vuole essere un riconoscimento per ciò che ha fatto, ma anche un
augurio per tutto quello che, ne siamo sicuri, ancora farà».
«Lo
ritengo un riconoscimento alla Fita e alle numerose compagnie nostre
iscritte che svolgono un’importante funzione sociale nelle comunità
in cui operano – ha dichiarato il presidente Pace -. La
collaborazione con il Rotary, che sta crescendo in ogni parte
d’Italia grazie anche all’istituzione di questo premio, è la prova
di quanto si può fare quando la cultura e lo spettacolo guardano al
sociale e soprattutto ai meno fortunati. Per me e per la Fita è un
riconoscimento che ci responsabilizza ancor di più».