FITA NAZIONALE / Ecco i segreti del manifesto per la Festa del Teatro Italiano 2017

Appena
pubblicato nella pagina Facebook della Fita nazionale, il manifesto
della «Festa del Teatro Italiano 2017», con al centro quella figura
giovane e vibrante che sembra danzare nell’aria, ha raggiunto
migliaia di persone in poche ore, innescando un crescendo di
condivisioni in giro per l’Italia. Potenza dei social, si dirà.
Vero. Ma altrettanto vero è che dietro una “presa” così
immediata sul pubblico non possono non esserci un pensiero chiaro e
una solida esperienza nel settore del design e della promozione. A
confermarlo è proprio la “firma” di questa fortunata campagna
federativa, Dario Lo Bono, al quale abbiamo chiesto di raccontarci la
genesi del manifesto.
«Quello
che volevamo ottenere – spiega il grafico siciliano – era dare un
senso di leggerezza e di slancio, evitando il rischio di far
percepire come “vecchie” una Federazione che festeggia 70 anni e una Festa che ne compie 30. D’intesa con il Direttivo, allora,
siamo arrivati a questa silhouette, che dà un’immagine elegante e
seria, ma anche giovane e aerea, sottolineata ulteriormente dalla
piuma che stringe tra le dita».
Anche
il colore di fondo ha il suo perché: «Si è portati a pensare –
continua Lo Bono – che il teatro sia tutto o bianco o nero:
l’amatoriale Fita, invece, è un mix tra i due, un “grigio” che
sta al centro, perché dà la possibilità a tutti di partecipare e
avvicinarsi a questo mondo meraviglioso. Non si è trattato, quindi,
di una scelta di colore puramente estetica: dietro c’era un
concetto da esprimere».
Forte
della sua esperienza che fonde “vecchia scuola” e strumenti
grafici di ultima generazione, Dario Lo Bono ha qualche consiglio da condividere?
«Quando si progetta una locandina – spiega – ogni parte ha
un peso all’interno dello spazio complessivo, e l’insieme deve
essere equilibrato, perché invogli ad andare oltre l’immagine,
passando alla lettura. E poi l’ordine, indispensabile: si vedono
locandine A4 nelle quali sono utilizzate magari quattro o cinque Font
di testo diverse, e il risultato non può funzionare».