Linee guida e protocolli per gli spettacoli in “zona bianca”

Passa il messaggio che tutto sia tornato come prima, cioè in epoca pre Covid.

Tuttavia, l’avvicendarsi nel tempo di disposizioni articolate, se non complesse, per regolare l’attività nel nostro settore (in particolare per gli spettacoli aperti al pubblico) pone ancora delle cautele.

In attesa di un tempestivo intervento delle Autorità governative, anche a seguito di sollecitazioni alle stesse indirizzate nei giorni scorsi, non ultime quelle della Presidenza dell’AGIS, vi forniamo alcune riflessioni.

In assenza di un aggiornamento e sostituzione delle Linee guida della Conferenza delle Regioni già contenute nell’allegato 9 del DPCM 2 marzo 2021 (e al protocollo compendiato dell’allegato 26 del medesimo DPCM) sembrerebbero permanere le prescrizioni dettate dal richiamato allegato 26, prima fra le quali quella relativa all’obbligo di screening del personale impiegato (tampone antigenico per artisti e maestranze 48 ore prima dell’inizio della produzione, incluso tutto il periodo delle prove, da ripetere ogni 72 ore per tutta la durata della produzione stessa) per le produzioni in corso. Ma logica imporrebbe (anche per le ultime prescrizioni sui matrimoni etc.) che sia sufficiente il Green pass – detta anche autocertificazione ‘verde’ – necessario o autocertificazione attestante: di essere vaccinati (anche una sola dose); di avere avuto il Covid ed essere guariti; di aver effettuato un tampone (molecolare o rapido) recante esito negativo entro le 48 ore che precedono l’evento.

Anche sulla capienza consentita, per le strutture che si trovano ora nella c.d. “zona bianca”, considerato che il riferimento dovrebbe essere all’art. 5 del D.L. 22 aprile 2021, n. 52 (cd. Decreto riaperture) non ci hanno elementi di certezza, in quanto riferito espressamente alle sole “zone gialle”, nulla disponendo per l bianche.

Allo stato, sempre per cautela, si ritiene opportuno suggerire agli organizzatori, in attesa di precise disposizioni in merito da parte delle autorità preposte, di continuare a rispettare, anche in “zona bianca”, i limiti di capienza fissati nel citato art. 5 del D.L. 52 ancorché riferite, apparentemente, alle zone gialle: “….gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto di linee guida adottate ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020. Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente articolo…”.

Riteniamo che anche la misurazione della temperatura all’ingresso possa rimanere come precauzione, senza ovviamente che sia richiesta alcuna registrazione.

Si segnala, comunque, la possibilità, sempre in tema di “capienza consentita”, di poter avanzare alla Regione di appartenenza un’istanza di deroga ai predetti limiti per i siti e gli eventi all’aperto sulla base di quanto ora disposto dalle più volte evocate “Linee guida” di cui all’ordinanza del Ministro della Salute del 29 Maggio 2021: “ ….in relazione all’andamento della situazione epidemiologica e alle caratteristiche dei siti e degli eventi all’aperto, il numero massimo di spettatori, fermi i criteri di cui alle presenti linee guida, può essere fissato in deroga a quello previsto dal comma 1 dell’articolo 5 del decreto-legge 52 del 2021, dalla Regione, nel rispetto dei principi fissati dal CTS, sentita l’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio”.

Ci auguriamo nei prossimi giorni di darvi più certezze e … meno interpretazioni!

La Segreteria Nazionale FITA