ITAF 9 / Un successo strepitoso al Festival Internazionale Estivades

I giovani allievi del progetto Itaf – la scuola di Alta Formazione promossa da FITA – tornano vittoriosi in Italia dopo il grande successo riscosso a Marche en Famenne, in Belgio, dove si è svolta la XII edizione dell’Estivades – Festival International de Création Théâtrale.

Il prestigioso appuntamento biennale, ritornato quest’anno dopo la sospensione dovuta alla pandemia da Covid-19, è uno dei Festival più importanti del panorama internazionale. E’ organizzato dallo Studio Teatro di Liegi per il CIFTA, che è l’organizzazione di Teatro amatoriale alla quale aderiscono le Federazioni delle nazioni di cultura latina. Una grande occasione di confronto tra teatranti provenienti da differenti paesi, ma accomunati dalla grande passione del Teatro Amatoriale.

Uno degli aspetti più interessanti dell’Estivades è proprio la condivisione: tutti gli spettacoli, infatti, vengono visti anche dalle altre compagnie partecipanti e la mattina del giorno successivo allo spettacolo è previsto uno spazio di confronto sulla messa in scena con altri attori, registi ed esperti del settore.

Anche in questa edizione la nostra Federazione ha voluto partecipare con gli allievi del progetto nazionale ITAF, che mira a fornire loro non solo migliori competenze attoriali, nelle quattro settimane di residenzialità, ma anche a costruire una consapevolezza sulla responsabilità dell’attore, del teatro e dell’aspetto umano e sociale di quest’ultimo. Tra le caratteristiche fondamentali del percorso di formazione di ITAF infatti, c’è la messa in scena di un testo che affronta tematiche sociali.

Questa nona edizione di ITAF ha voluto esplorare la condizione della malattia dell’Alzheimer con lo spettacolo “Non ti scordar di me”, messo in scena giovedì 11 agosto presso la MCFA – Maison de la Culture di Marche en Famenne.

Lo spettacolo realizzato, che ha riscosso un successo strepitoso, si è inserito nel solco del tema proposto quest’anno dal Festival: “La bolla”: un tema ampio – si legge in una dichiarazione – ma riconduce al pericolo che ciascuno di noi si possa chiudere “nella sua bolla per isolarsi dalla vita quotidiana e dal mondo che lo circonda.”

Qui la pubblicazione dell’Estivades sulla partecipazione della FITA al Festival internazionale.