Il 21 giugno scorso, a 86 anni, dopo lunga malattia si è spento Giorgio Iannucci, per molto tempo iscritto a Fita Lombardia, della quale era stato tra i fondatori. Molto attivo sia a livello provinciale (Milano) che nazionale – in particolare è stato probiviro per diversi mandati – ha mosso i primi passi nel teatro fin da giovanissimo, iniziando come attore dialettale per poi aprirsi ad un teatro d’autore condotto con impegno e rigore. Fondatore del pluripremiato Gruppo Spazio Nuovo, ne è stato regista e attore e per diversi anni ha ospitato assemblee Fita provinciali e regionali nel suo laboratorio milanese.
Alla moglie Teresa Bombelli, alla sua famiglia e ai suoi amici giunga l’affetto di tutta la Federazione.
«Vivere il teatro come strumento sociale e con un’attenzione particolare per i giovani fa parte del nostro Dna da sempre. Nell’attuare questo progetto, quindi, metteremo in campo il meglio di noi: la nostra diffusione capillare nel territorio, la nostra rete di competenze e relazioni, la nostra inesauribile energia».
Soddisfazione ed entusiasmo nelle parole di Carmelo Pace, presidente nazionale della Federazione Italiana Teatro Amatori; che nel dare il via ufficiale al progetto “Fondamenta – Una Rete di Giovani per il Sociale” di importo complessivo pari a oltre 373 mila euro, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, non perde però di vista concretezza e obiettivi: «Aver ottenuto l’approvazione di questo progetto nell’ambito del Bando del Terzo Settore – commenta – ci rende naturalmente orgogliosi, perché è un’ulteriore conferma della credibilità raggiunta dalla nostra Federazione, leader nel teatro amatoriale italiano con oltre 1400 compagnie aderenti, e del lavoro compiuto dalla nostra intera struttura, con l’Ufficio Progetti come capofila, in stretta collaborazione con la Commissione Formazione e l’Ufficio Stampa. Ma altrettanto forte – continua – è il senso di responsabilità che ci muove fin da queste prime fasi dell’operazione, che vede come partner l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone e che, nell’arco di un anno e mezzo circa, toccherà 19 regioni italiane, oltre alle due province autonome di Trento e Bolzano, arrivando a coinvolgere fino a 315 giovani operatori».
La macchina Fita si sta già muovendo a pieni giri. Durante l’estate sarà perfezionato il calendario dei 21 workshop teorico-pratici di teatro per il sociale che si svolgeranno da ottobre di quest’anno all’incirca fino alla fine del 2019. Ogni territorio, coinvolgendo enti locali e diversi portatori d’interesse, proporrà specifici bandi per individuare i ragazzi (tra i 18 e i 30 anni, già attivi nel settore) invitati a partecipare gratuitamente ai progetti formativi, articolati tutti dal giovedì al sabato, per un totale di 18 ore ciascuno, tra didattica e laboratorio, quest’ultimo da espletare in realtà che si occupino di disagio sociale.
Accanto a questa attività rivolta alle giovani forze del Terzo Settore, “Fondamenta” consentirà anche la creazione, tra l’altro, di una preziosa banca dati Fita delle proprie associazioni e delle esperienze in atto in questo ambito, così da facilitarne l’individuazione da parte di soggetti potenzialmente interessati e da stimolare l’interazione. Ma altro ancora è in preparazione in questi mesi, con il coinvolgimento di tutti i livelli dell’universo Fita.
«Quella che proponiamo – sottolinea il presidente nazionale Pace – è un’occasione da non perdere per gli enti locali, le associazioni di volontariato e gli operatori che, nel territorio, si occupano di sociale. E che tutto ciò sia rivolto ai giovani – conclude – ci conferma che in questo specifico ambito ci stiamo muovendo particolarmente bene: non a caso siamo l’unico ente teatrale italiano ad avere in atto un protocollo d’intesa sull’alternanza scuola lavoro siglato con il Ministero dell’Istruzione».
Per il progetto “Fondamenta – Una Rete di Giovani per il Sociale” è stato elaborato un apposito logo, che caratterizzerà tutta la comunicazione al riguardo e gli spazi ad esso dedicati nei siti e nei social federativi, a livello nazionale e territoriale.
I rappresentanti della F.I.T.A. (Federazione italiana teatro amatoriale) Giuseppe Minniti, consigliere nazionale, Nico Morelli, vicepresidente regionale, e Luisa Vaccaro, vicepresidente provinciale di Catanzaro, hanno preso parte alla seduta della III Commissione Consiliare (Sanità, attività sociali, culturali e formative) che si è svolta giovedì 14 giugno, presso l’Aula Commissioni del Consiglio Regionale della Calabria.
All’ordine del giorno, la Proposta di Legge n.326/10^ di iniziativa del consigliere Michele Mirabello in merito alle “Norme in materia di tutela e promozione del teatro amatoriale”.
Aprendo la discussione, il Presidente Mirabello ha subito chiamato in causa i rappresentanti F.I.T.A., chiedendo loro, appunto, quali fossero le motivazioni da addurre per un eventuale parere favorevole della commissione e offrire ai presenti i dati necessari per valutare la proposta.
Nico Morelli ha brevemente tracciato una sintesi dell’iter di questa proposta, sottolineando la valenza sociale di una legge che costituirebbe il primo esempio del genere a livello nazionale di legge sul teatro, e offrirebbe al mondo amatoriale piena dignità artistica, riconoscendogli una propria e ben definita identità.
“Chiediamo l’approvazione – ha poi rimarcato il delegato F.I.T.A. – per arginare la precarietà di un teatro che rappresenta oggi un dinamico strumento di promozione culturale della nostra regione ed un nevralgico anello di congiunzione tra il pubblico diffuso della Calabria, presente anche nei centri oiù perfierici, e il teatro dei professionisti del settore”.
Il consigliere regionale Greco ha espresso il suo plauso e consenso ad una proposta di legge che segna una lungimirante novità artistica. “Questa legge – ha continuato Greco – contribuisce alla riscoperta e valorizzazione del nostro senso di appartenenza, riuscendo a diffondere nel mondo la storia della regione Calabria attraverso gli accenti, i suoni, i colori del ‘vernacolo’ o semplicemente di quel passato artistico che è base della nostra identità culturale”.
Consenso è arrivato anche dal consigliere Baldo Esposito, che ha ammirato la proposta, determinante per il necessario e meritato riconoscimento di un teatro amatoriale che incide, per la sua variegata offerta artistica, su una determinante ed urgente politica culturale.
Il Presidente Mirabello ha così chiuso l’audizione dei protagonisti del teatro amatoriale comunicando che la proposta da loro avanzata e ampiamente discussa in sede di commissione sarebbe stata ulteriormente vagliata in altra sede commissariale, per poter poi essere presentata in Consiglio Regionale.
A conclusione della giornata, il consigliere Fita nazionale Minniti ha rivolto un ringraziamento a Mirabello, firmatario e sostenitore della proposta, per la sensibilità culturale dimostrata e per aver dato il via ad una “rivoluzione culturale amatoriale”, riconoscendo serietà e competenza a questa realtà, e sensibilizzando le autorità politiche sulla necessità di un lavoro di squadra finalizzato a dare nutrimento ad ogni “piccolo seme dell’arte, in tutte le sue forme”.
Si è conclusa con successo la terza edizione di Ariston Comic Selfie, lo spettacolo del web: il talent online che unisce le nuove frontiere dell’intrattenimento su YouTube con la grande tradizione teatrale grazie ad un video-selfie divertente o a una video-parodia della durata massima di 90 secondi e, da quest’anno, anche grazie a un video-selfie poetico di massimo 90 parole. Un format di proprietà del Teatro Ariston di Sanremo, nato da un’idea di Walter Vacchino e sviluppato dallo scrittore Luca Ammirati e dal web-strategist Riccardo Marvaldi, in collaborazione con Simone Cutri. Durata tre mesi, la manifestazione ha avuto la propria conclusione “fisica” mercoledì 30 e giovedì 31 maggio, quando i dodici finalisti, provenienti da ogni parte d’Italia, si sono esibiti sul palco dell’Ariston. Questi i vincitori: Marco Calcagno e Nicola Fazio, 24 e 25 anni di Potenza e Matera, per la sezione Ariston Comic Selfie; Raffaello Corti, 22 anni di Roma, premio della giuria di qualità e voto via SMS in sala per la categoria Ariston Comic Selfie; Carla Zarbà, 32 anni di Catania, premio classifica voto web e premio giuria per la sezione Ariston Comic Selfie Parody; Gioacchino Gargano, 21 anni di Palermo, voto via SMS in sala per la categoria Ariston Comic Selfie Parody; Emanuele D’Amico, 22 anni di Palermo, premi web, voto sala e giuria per la categoria Ariston Selfie Poetry. La manifestazione, che ha raggiunto circa mezzo milione di utenti del web, è stata organizzata con il contributo della Società Italiana degli Autori ed Editor (Siae) e con il patrocinio di Regione Liguria, Comune di Sanremo, Comitato regionale ligure della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (Agis) e Camere di Commercio Riviere di Liguria.
Un momento della serata finale all’Ariston di Sanremo
Si è spento, all’età di 79 anni, Mario Lucchini. Innamorato del teatro, attore e regista, è stato a lungo attivo dirigente della Federazione, come presidente provinciale del Comitato di Vicenza e come componente del Direttivo nazionale. Lo scorso ottobre, in occasione della prima Festa del Teatro vicentino Fita svoltasi a Villa Cordellina di Montecchio Maggiore, in segno di riconoscenza per il suo impegno gli era stata consegnata la medaglia celebrativa per il 70° di fondazione della Fita.
Il presidente nazionale e tutto il Comitato Direttivo ricordano la figura di Lucchini, che è stato ai vertici della Federazione per tanti anni. Tutti ricordano il suo impegno e soprattutto la sua grande capacità di relazione. Alla moglie, signora Tina, alla famiglia e agli amici giunga il cordoglio dell’intera Federazione.
Applausi scroscianti e grandi emozioni sabato 26 maggio scorso al Teatro Olimpico di Vicenza per la cerimonia di consegna del Premio Faber Teatro, il riconoscimento che Confartigianato Vicenza attribuisce ai vincitori del Festival nazionale “Maschera d’Oro”, promosso dal Fita Veneto. Ad ottenere la straordinaria possibilità di esibirsi per una sera sul palcoscenico del teatro coperto più antico del mondo sono stati gli attori del Nuovo Teatro Stabile Mascalucia (Catania), che hanno conquistato il pubblico con un’intensa rappresentazione del dramma di Arthur Miller “Uno sguardo dal ponte”, per la regia Rita Re.
Un interminabile applauso ha premiato l’ottima resa dell’opera, il cui allestimento ha vinto la sfida con il difficile palcoscenico palladiano, soprattutto grazie ad un intelligente uso dello spazio scenico e ad un sapiente gioco di luci. Grande, naturalmente, l’emozione della compagnia siciliana, che ha ricevuto il 24° Premio Faber Teatro dalle mani di Agostino Bonomo, presidente di Confartigianto Vicenza. Ma emozioni già in apertura di serata, con la consegna del Premio Fita “Paolo Giacomini”, dedicato alla memoria dell’attivo dirigente Fita Veneto e Fita nazionale, andato ad Aldo Zordan, ex presidente Fita Veneto e attuale vicepresidente nazionale della Federazione e presidente del Festival Maschera d’Oro. A consegnare il riconoscimento è stato il presidente nazionale Fita Carmelo Pace, presente alla bellissima serata “olimpica” con altri componenti del Consiglio Federale.
Un momento della serata dedicata al Faber 2018 nella straordinaria magia dell’Olimpico di Vicenza, teatro coperto più antico del mondo FOTO: FITA CATANIA
Il 25 maggio scorso è entrato in vigore il nuovo Regolamento Europeo sulla Privacy che interessa anche le associazioni non profit.
«La Federazione si è subito adeguata – dichiara il presidente nazionale Carmelo Pace – confermando ancora una volta l’attenzione su temi importanti, come quello della riservatezza dei dati dei propri associati. Consapevoli della grande confusione che tale regolamento ha creato nel settore e dell’incertezza interpretativa delle norme, nei prossimi giorni invieremo alle nostre associazioni una prima indicazione in materia, che servirà a rispettare i requisiti minimi, anche per evitare che, prese dallo sconforto, possano essere vittima di numerose indicazioni e proposte commerciali, spesso finalizzate a terrorizzare per guadagnare. Saremo cauti, anche perchè sarà emanato un decreto legislativo recante le disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 e da esso – conclude Pace – potranno giungere altre indicazioni».
L’informativa nazionale diretta alle associazioni, ai loro tesserati e ai quadri territoriali della Fita è consultabile nel sito federativo (clicca qui) ed è stata inviata a tutti via mail.
Una convenzione speciale lega quest’anno il Festival dei 2 Mondi di Spoleto e la Federazione Italiana Teatro Amatori: i tesserati Fita potranno infatti godere di uno sconto del 20% sugli appuntamenti della celebre manifestazione, la cui 61a edizione riempirà di lirica, musica, danza, teatro e altre arti il suggestivo centro umbro dal 29 giugno al 15 luglio; riduzione del 10%, invece, per l’opera inaugurale, così come per tutto il merchandising del Festival; esclusi dalle riduzioni solo il concerto finale e il live di Francesco De Gregori.
Un programma intenso e variegato
Stuzzicante il carnet dell’offerta artistica, che prenderà il via venerdì 29 giugno e domenica 1 luglio con la nuova produzione Minotauro, opera lirica in 10 quadri commissionata alla compositrice Silvia Colasanti, che nel 2017 firmò il Requiem per i terremotati, e affidata all’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole, diretta da Jonathan Webb. Nuova produzione anche per l’oratorio drammatico in 11 scene e un prologo Jeanne d’Arc au Bûcher di Arthur Honegger e Paul Claudel, che chiuderà il cartellone domenica 15 luglio e avrà come protagonista il premio Oscar Marion Cotillard, con la regia di Benoît Jacquot, la direzione dell’Orchestra Giovanile Italiana assegnata a Jérémie Rhorer e la partecipazione del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del Coro delle Voci Bianche.
Sempre sul fronte musicale, giovani talenti al centro della scena per i Concerti di Mezzogiorno, eseguiti da “promesse” provenienti dai maggiori conservatori italiani e vincitori del Premio Nazionale delle Arti; i Concerti della Sera, invece, saranno a cura del Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia. Grande attesa, infine, per il concerto di Francesco De Gregori, in programma sabato 7 luglio in piazza Duomo. Quanto alla danza, il Festival ospiterà opere dei coreografi Lucinda Childs, Jean-Claude Gallotta e John Neumeier.
Tanti appuntamenti con il teatro
Per il teatro, in un ideale ponte con la musica, attesa per The Beggar’s Opera di John Gay e Johann Christoph Pepusch, quell’Opera del mendicante che ispirò Bertolt Brecht per la sua Opera da tre soldi con le musiche di Kurt Weill: l’allestimento si avvale dell’ideazione musicale di William Christie e della regia di Robert Carsen che ne firma anche la nuova versione a quattro mani con Ian Burton. Il lavoro sarà portato sulla scena da venerdì 6 a domenica 7 luglio da un nutrito gruppo di attori e dai musicisti dell’ensemble Les Arts Florissants.
Giovedì 12 e venerdì 13 luglio appuntamento con Si nota all’imbrunire, scritto e diretto da Lucia Calamaro con Silvio Orlando, Riccardo Goretti, Roberto Nobile, Alice Redini e Maria Laura Rondanini. La storia è quella di un uomo che vive in una solitudine sempre più stretta e radicata, un isolamento dagli altri, dalla vita e da se stesso che lo ha portato a non voler più nemmeno camminare. Con lui e con la sua “solitudine sociale” si confrontano figli e fratello.
Da giovedì 12 a domenica 15 luglio toccherà a Bells and Spells, spettacolo ideato e diretto da Victoria Thierrée Chaplin, con Aurélia Thierrée e Jaime Martinez. La Thierrée veste i panni di una cleptomane che si ritrova sopraffatta dagli oggetti che desidera, a creare un sorprendente gioco teatrale.
Due grandi nomi del teatro italiano – Ugo Pagliai e Manuela Kustermann – per Dopo la prova, di Ingmar Bergman, per la regia di Daniele Salvo, con le scene di Alessandro Chiti, da venerdì 13 a domenica 15 luglio. Un anziano regista, una giovane attrice, il ricordo di una donna scomparsa da tempo: un confronto a più voci che scandaglia le profondità dell’anima.
Alessandro Baricco legge Alessandro Baricco sabato 30 giugno e domenica 1 luglio. Accadrà per Novecento. «Dopo vent’anni di messe in scena, in ogni parte del mondo, con tutti gli stili, con artisti completamente diversi uno dall’altro, ho pensato che tornare un po’ alla voce originaria di Novecento potesse essere una cosa interessante, per me e per il pubblico. Un modo di riascoltare quella musica col sound che avevo immaginato per lei» scrive Baricco di questa lettura, per la quale ha chiesto musiche originali a Nicola Tescari e “un´impaginazione” adeguata a Tommaso Arosio ed Eleonora De Leo.
Ancora un grande nome del teatro italiano, Franco Branciaroli, per Lettere a Nour di Rachid Benzine, proposto da venerdì 6 a domenica 8 luglio nella traduzione italiana curata da Anna Bonalume e con la regia del giovane e talentuoso Giorgio Sangati. Sul palco, con Branciaroli, Marina Occhionero e il trio Mothra (Fabio Mina, Marco Zanotti e Peppe Frana). Dall’autore di Abbiamo tante cose da dirci, un dramma epistolare che ha per protagonisti un padre musulmano praticante e progressista e una figlia pronta a seguire il musulmano integralista di cui si è innamorata.
Sabato 7 e domenica 8 luglio, con la regia di Francesco Frisari, toccherà al giornalista e scrittore Corraudo Augias, allo storico Emilio Gentile e all’attore Massimo Popolizio condividere il palcoscenico per Mussolini: io mi difendo!, spettacolo nel quale gli autori danno voce ad un Mussolini redivivo chiamato a rispondere in merito ad alcuni avvenimenti che hanno segnato la storia del nostro Paese durante gli anni del suo potere, dalla fondazione dei Fasci di Combattimento al delitto Matteotti, dalle “leggi fascistissime” a quelle razziali.
Adriana Asti sulla scena sabato 14 luglio in Donna Fabia da Carlo Porta, per la regia di Marco Tullio Giordana: un’intrigante incursione nella produzione del poeta milanese (1775-1821), affidata alla celebre attrice. E se da giovedì 5 a sabato 7 luglio l’appuntamento sarà con Ramona, lavoro scritto e diretto da Rezo Gabriadze per attori e burattini, dal 30 giugno al 15 luglio, nella Palestra di San Giovanni di Baiano, toccherà a Giudizio. Possibilità. Essere. Esercizi di ginnastica su La morte di Empedocle di Friedrich Höderlin da eseguire in una palestra di Romeo Castellucci, con Silvia Costa, Laura Dondoli, Irene Petris e Alice Torriani e dieci figuranti: una nuova prova della Socìetas Raffaello Sanzio.
Sabato 30 giugno e domenica 1 luglio spazio a Decameron 2.0, dall’opera di Giovanni Boccaccio, con ideazione, regia e video di Letizia Renzini e drammaturgia di Theodora Delavault: una produzione del Teatro Metastasio di Prato con la collaborazione del Festival di Spoleto.
Ma spazio anche ai giovani, grazie alla collaborazione ormai decennale tra il Festival e l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” nonché con le principali scuole di teatro europee aderenti al progetto “European Young Theatre”.
Informazioni
La direzione artistica del Festival è di Giorgio Ferrara. L’evento ha il sostegno, in particolare, di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Umbria, Comune di Spoleto, Fondazione Carla Fendi, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Banca Popolare di Spoleto del Gruppo Banco Desio, Intesa SanPaolo, Monini, Fabiana Filippi, Enel e BMW.
Il programma integrale del Festival, completo di informazioni su orari, sedi degli spettacoli e costo dei biglietti, è disponibile nel sito www.festivaldispoleto.com.
Un momento della conferenza stampa di presentazione del 61° Festival dei 2 Mondi FOTO: ELVIRA PICCHIONI
Una scena di The Beggar’s Opera
Franco Branciaroli proporrà Lettere a Nour, per la regia di Giorgio Sangati
Marion Cotillard, premio Oscar, tra i protagonisti del Festival
Silvio Orlando, atteso a Spoleto con Si nota all’imbrunire di Lucia Calamaro FOTO: NEVIO VITALI
Francesco De Gregori, atteso in concerto in piazza Duomo
L’immagine simbolo del Festival
Il banner di Fita nazionale per il sito del festival dei 2 Mondi
Sono tredici i laboratori teatrali di scuole superiori che hanno deciso di mettersi alla prova partecipando alle selezioni per «Teatro dalla Scuola», il concorso che il Comitato veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) propone in collaborazione con l’associazione culturale “Città di Vicenza”. La manifestazione si svolge da ben 58 stagioni, 26 delle quali a carattere regionale. Già al lavoro la commissione itinerante che entro il 5 giugno dovrà individuare gli spettacoli finalisti, attesi alla prova del palcoscenico in una speciale rassegna aperta al pubblico in programma fra settembre e ottobre. Degli istituti che hanno accettato la sfida, cinque sono attivi nel Padovano: l’Istituto “Concetto Marchesi” ne “Il diario di W. S.” ispirato a “1984” di George Orwell, con il coordinamento di Maria Antonietta Ciano; il Liceo scientifico “Ippolito Nievo” in “Inferno 2-018”, scritto dagli studenti partecipanti al Laboratorio, curato da Silvia Rocco; l’Istituto “don Bosco” ne “Il tempo dei papaveri”, adattamento da Paul Dowswell, con Bruna Calgaro e Patrizia Rossi come referenti; l’Istituto “G. B. Ferrari” in “Van Gogh: colorare la vita”, lavoro tratto da pagine di diversi autori con il coordinamento di Licia Bevilacqua; e il Liceo “Enrico Fermi” ne “La bisbetica domata”, adattamento della commedia di Shakespeare, curato da Francesca Siviero. Quattro, invece, quelli del Veronese: il Liceo “Guarino Veronese” ne “L’interminabile breve sogno di una notte d’estate”, adattamento dal “Sogno” shakespeariano, curato da Monica Provolo e Daniela Sordato; l’ITC “Lorgna Pindemonte” in “Devi proprio andare via?” scritto e condotto da Marcella Cecchini; l’ITIS “Marco Polo” ne “La responsabilità”, scritto e curato da Alessandro Anderloni; e il Liceo “A. Messedaglia” in “Speratura” e “L’osteria del tempo fermo”, anch’essi scritti da Anderloni e curati da Giovanna Ferrarese come docente referente. Tre quelli del Vicentino: il Liceo classico “Antonio Pigafetta”, che proporrà un adattamento del “Don Giovanni” di Molière, curato da Stefania Lievore e Gianmaria Sberze; l’Istituto “Masotto” condotto da Antongiulio Barbujani nell’azione teatrale “Non (h)a senso”; e lo Scientifico “Lioy” in “Baruch Hashem” di Anna Zago, impegnata anche come guida del Laboratorio, con Chiara Marchesini come referente. Da Rovigo, infine, in concorso il Liceo “Celio Roccati” in “Processo a Gesù” di Diego Fabbri, a cura di Geremia Cocozza e Stefania Zerbinati. Lo scorso anno, per la terza volta consecutiva, “Teatro dalla Scuola” è stato vinto dall’ITIS “Rossi” di Vicenza con “Nebbia – In una notte di mezza estate”, dalla commedia di Shakespeare, lavoro nato dal laboratorio condotto da Valentina Brusaferro, con Roberta Magnaguagno come docente referente.
Una scena dello spettacolo vincitore nel 2017, presentato dall’ITIS “Rossi” di Vicenza
Un’occasione speciale per unire alla scoperta di una delle città più belle d’Italia il piacere di condividere con tanti appassionati il proprio amore per il palcoscenico.
È quanto propone l’annuale “Festa del Teatro” organizzata dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), che per la propria 31ª edizione, dal 2 al 9 settembre, ha scelto Palermo come scenario di un ricco e stuzzicante cartellone di eventi e manifestazioni: un po’ vacanza, fra ampi spazi dedicati al relax, alle escursioni, al mare, alle tradizioni e alla gastronomia; e un po’ opportunità di formazione e informazione in materia teatrale, fra incontri con personalità del mondo dello spettacolo, opportunità di confronto e approfondimento.
Capitale italiana della Cultura per il 2018, Palermo si prepara dunque a dare il meglio di sé in una settimana nella quale Fita nazionale, in stretta collaborazione con il proprio Comitato regionale siciliano, proporrà anche due dei suoi fiori all’occhiello: la tradizionale Accademia del Teatro, esperienza formativa residenziale di una settimana rivolta a giovani iscritti selezionati nelle diverse regioni, e l’annuale Premio Fitalia, che darà lustro al meglio dell’amatoriale italiano.
Oltre alla ricchezza della proposta sia turistica che artistica, da sottolineare anche la convenienza dell’offerta lanciata da Fita ai suoi iscritti, con prezzi estremamente vantaggiosi e pacchetti omnicomprensivi, per una “vacanza teatrale” davvero piacevole e senza pensieri.
Le iscrizioni sono aperte dal 21 maggio al 31 luglio. Tutte le informazioni nelle schede allegate.
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