Appuntamento in Friuli Venezia Giulia per “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, grande progetto nazionale promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) in partnership con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone, e reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il progetto si concretizza in particolare in un workshop di formazione gratuito sull’uso del linguaggio teatrale in situazioni di disagio o di fragilità rivolto a persone tra i 18 e i 30 anni, già attive in ambito sociale o comunque interessate alla materia: a livello regionale si svolgerà da giovedì 21 a sabato 23 novembre, e sarà realizzato in collaborazione con Fita Friuli Venezia Giulia e con l’Associazione Onlus Oltre Quella Sedia come partner.
Il percorso formativo si svolgerà al Teatro Oratorio Roiano, in via dei Moreri, 22 a Trieste, e sarà condotto dai docenti Marco Tortul, fondatore nel 2004 di Oltre Quella Sedia, e Stefano Pincin, educatore presso la stessa associazione, per la quale conduce anche laboratori teatrali. Il workshop sarà articolato in diciotto ore complessive, suddivise in tre moduli: il primo di carattere informativo/esperienziale, il secondo di didattica frontale e il terzo di carattere laboratoriale. L’esperienza formativa si concluderà con un incontro aperto alla cittadinanza: un’occasione per condividere l’esperienza vissuta dai partecipanti e per riflettere insieme sulle interessanti applicazioni del teatro in ambito sociale.
Per informazioni sul bando si può contattare info@fitapordenone.it; allo stesso indirizzo andranno inviate le domande di partecipazione, entro le 13 del 18 novembre , allegando curriculum vitae e copia di un documento di identità e con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”. Selezionati da un’apposita commissione, i partecipanti dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento del workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione.
Si è spento Aurelio Angelucci, presidente onorario Fita. Nato a Forlì nel 1934, nel 1968 ha fondato la compagnia Cinercircolo del Gallo, nella quale ha recitato per 55 anni, divenendo uno dei volti più amati del teatro dialettale forlivese. Vivace la sua attività televisiva, con partecipazioni a trasmissioni nazionali e conduzione di programmi diffusi in Romagna, con il nome d’arte “Tugnaz”. Ha inoltre preso parte a oltre venti film, due dei quali con Alberto Sordi e due con la regia di Pupi Avati.
“Ci ha lasciati – ha commentato il presidente nazionale Carmelo Pace – con la discrezione che da sempre ha contraddistinto il suo modo di essere, nonostante fosse un artista le cui qualità sono state riconosciute ed apprezzate in teatro e nel cinema.
La nostra comunità si sente particolarmente vicina alla famiglia e agli amici teatranti del Cinercircolo del Gallo di Forlì. Oggi e per sempre – ha concluso Pace – il ricordo di Aurelio sarà per noi uno stimolo a fare sempre di più e di meglio, senza dimenticare i suoi saggi consigli”.
I funerali sono in programma giovedì 14 novembre alle 9 nella chiesa di San Biagio a Forlì.
Aurelio Angelucci premiato durante la Festa del Teatro 2017, svoltasi a Ostia
Aurelio Angelucci, insignito della medaglia per il 70° della Fita nel 2017
Vittoria della compagnia Quante Quinte di Genova alla terza edizione del premio “Tre Caravelle”, organzizato da Fita Liguria, Comitato regionale della Federazione Italiana Teatro Amatori. La formazione ha convinto la giuria con lo spettacolo Vero West di Sam Shepard, grazie al quale rappresenterà quindi la Liguria alla finale nazionale del Gran Premio del Teatro Amatoriale Fita, di scena al teatro Grandinetti di Lamezia Terme (Catanzaro).
La giuria ha così motivato la sua decisione: “Per la scelta non
banale e coraggiosa del testo di Shepard; per l’energia messa in campo
dagli attori che contribuisce a creare il pathos della storia con un
ritmo serrato; per la cura e la professionalità dell’intera messa in
scena”. La compagnia genovese ha avuto la meglio sugli altri cinque sfidanti: la Compagnia Musicalmente di Genova (con lo spettacolo Quel tipaccio di Braccio); la Compagnia i Conviviali di Genova (Colleghi); Il Teatro dell’Albero di San Lorenzo al Mare, in provincia di Imperia (Magie per uomini tristi); la Compagnia dell’Albicocca di (Pagamento alla consegna),
vincitrice del Premio Il Sipario Strappato “Nena Taffarello”; e la Compagnia Misci e Ma Acciapei di Genova (Miscion da o Paradizo),
finalista di diritto a seguito del concorso “Il Genovino d’oro”. Oltre venti le compagnie iscritte alla kermesse, tra le quali sono state selezionate
le sei finaliste visionate nel mese di ottobre dalla Giuria itinerante
(particolarità di questo concorso) che ha seguito le varie compagnie
recitare “in casa”.
La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 3 novembre al Teatro Grande Il Sipario Strappato. nell’occasione è stato assegnato anche il “Premio Scotti” 2019 ai due attori che si sono particolarmente distinti nelle sei opere finaliste: Marco Mesmaeker della Quante Quinte di Genova, per la sua interpretazione di Austin nella commedia Vero West; Alice Bevilacqua della Compagnia I Conviviali di Genova per la sua interpretazione di Laura in Colleghi. Emozionante la consegna di questi due riconoscimenti avvenuta per mano di Elena Paolicchi Scotti, vedova di Pietro Scotti, grande appassionato di teatro, che ha voluto onorare la memoria del marito istituendo il Premio in suo nome.
«Un doveroso ringraziamento – dichiara Giovanni Cepollini, presidente Ragionale FITA Liguria – va ad Eugenio Maliscev che ha curato tutta la parte organizzativa e logistica del Premio, alla giuria tecnica, composta da Giuliana Manganelli, Vito Malcangi, Maria Grazia Tirasso, Iula Rossetti e Andrea Carretti, per la professionalità con cui ha svolto il proprio compito, al Teatro Il Sipario Strappato che ha ospitato la cerimonia di premiazione, alla FITA nei suoi rappresentanti nazionali, regionali e provinciali che hanno promosso questa iniziativa, ma soprattutto alle compagnie affiliate che hanno creduto in questo progetto partecipando con entusiasmo».
La compagnia Quante Quinte di Genova, vincitrice del Premio Tre Caravelle 2019
Ingrid Engdahl, presidente europea di OMEP / Organizzazione Mondiale per l’Educazione Prescolare – in visita ufficiale a Roma e su invito dei rappresentanti del Comitato Italiano – è stata ospite anche di FITA nella nuova sede nazionale. Qui ha incontrato, su delega del presidente, i componenti della Commissione artistica nazionale Matteo Corbucci e Biagio Graziano. L’OMEP, presente in oltre 70 Paesi del mondo in tutti i continenti, ha funzioni consultive presso l’ONU e l’UNICEF ed è membro dell’UNESCO. Durante l’incontro si sono valutate possibili collaborazioni per promuovere gli strumenti del teatro fin dalla prima infanzia, grazie alle competenze nel settore sociale acquisite da FITA, che vanta anche relazioni internazionali con altre federazioni di teatro amatoriale.
Prende il via domenica 3 novembre alle 18, nel rinato Teatro Grandinetti di Lamezia Terme (Catanzaro), la quinta edizione del Gran Premio del Teatro Amatoriale, manifestazione organizzata a livello nazionale dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) che nella città calabrese, fino al 29 marzo, vedrà sfidarsi le quattordici compagnie vincitrici dei singoli concorsi regionali abbinati alla kermesse, alcuni dei quali ancora in corso di svolgimento. Per la combattutissima gara teatrale FITA si tratta della seconda esperienza come rassegna dal vivo dopo il successo ottenuto, dal 19 gennaio al 18 maggio scorsi, nel triangolo archeologico di Napoli, fra i teatri di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei.
Con il patrocinio della Regione Calabria e l’assistenza organizzativa di FITA Calabria e della compagnia lametina I Vacantusi, la rassegna si aprirà dunque con il primo spettacolo in programma, un grande classico del teatro: Filumena Marturano di Eduardo De Filippo, lavoro firmato dalla compagnia Archivio Futuro di Napoli per la regia di Peppino Colace e vincitore del XV Premio “Campania Felix”, promosso da FITA Campania. Sulla scena saranno impegnati Ornella Girimonte (Filumena), Mario Troise (Domenico Soriano), Gianni Vano (Alfredo), Elena Maggio (Rosalia), Vicky Colace (Diana), Ilaria Troise (Lucia), Errico Piccolo (Umberto), Rassafele Cosentino (Riccardo), Ben Maggio (Michele), Franco Londino (l’avvocato), Annamaria Colace (Teresina), Peppino Colace e Dalila De Marco (garzoni).
I “campioni” regionali arriveranno, oltre che dalla Campania, da Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Marche, Liguria, Basilicata, Puglia, Lombardia, Lazio, Veneto, Sicilia, Emilia Romagna, oltre che dalla stessa Calabria e dalla Toscana.
Il Gran Premio è stato vinto nel 2015 (edizione “zero”) da Acis – Il Sipario di Napoli con “Non sono un gigolò” di Sasà Palumbo, nel 2016 dal Piccolo Teatro di Terracina (Latina) con “Nemici come prima” di Gianni Clementi, nel 2017 da Uomini di Mondo di Ischia (Napoli) con “Sabato, domenica e un’alba” di Corrado Visone da Eduardo De Filippo e nel 2018 dalla compagnia Imprevisti e Probabilità di Formia (Latina) con “Filumena”, sempre da Eduardo De Filippo; la quarta edizione è andata alla Compagnia 70cento di Bari per “Il giorno della tartaruga” di Garinei e Giovannini, con la regia di Gigi Rizzi.
“Il Gran Premio – afferma Pasquale Manfredi, responsabile delle manifestazioni nazionali – si conferma l’evento nazionale più prestigioso della nostra Federazione perché, grazie all’ampia partecipazione e all’entusiasmo del territorio con le selezioni regionali, coinvolge un gran numero di compagnie iscritte alla FITA. Con l’ultima adesione della Toscana, le regioni partecipanti sono ormai quattordici. Anche questa edizione, ospitata dal Comitato Regionale Calabria, che ringraziamo per aver accettato la sfida di ospitare tutti i lavori finalisti, confermerà il pregio artistico degli spettacoli proposti, offrendo al pubblico la vetrina di ciò che ormai il teatro amatoriale FITA è diventato”.
“L’apertura della manifestazione – commenta il presidente nazionale FITA, Carmelo Pace – avviene in un momento di particolare e intensa attività della nostra Federazione: abbiamo appena inaugurato la nostra nuova sede nazionale in via del Gesù a Roma, condivisa con altre organizzazioni di rilievo del settore spettacolo e cultura come Agis, Agiscuola e Federculture; i giovani partecipanti al progetto internazionale ITAF sono appena rientrati dalla sessione finale in Olanda, a Utrecht, dove hanno riscosso ancora una volta grande successo; il progetto nazionale ‘Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale’ sta completando le sessioni in tutte le regioni d’Italia. Ritengo che FITA stia dando un eccellente contributo alle compagnie iscritte e al teatro: diventa sempre più la ‘casa naturale del teatro amatoriale italiano’”.
Biglietti: primo settore/barcacce/palchi centrali, interi 10 e ridotti 9 euro; secondo settore/palchi laterali, interi 8 e ridotti 7 euro; galleria, interi 6 e ridotti 5 euro; i biglietti ridotti sono disponibili per under 18 e over 65. Informazioni e prevendite: segreteria organizzativa, corso Giovanni Nicotera, 237 – Lamezia Terme; tel. 0968 23564 oppure 327 1310708; email: ivacantusi@gmail.com.
Una scena di “Filumena Marturano”, lavoro di Eduardo messo in scena dalla compagnia Archivio Futuro di Napoli
Domenica 3 novembre alle 16.30, al Teatro Grande “Sipario Strappato” di Arenzano (Genova), saranno proclamati i vincitori della terza edizione del Premio “Tre Caravelle”, istituito dal Comitato ligure della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita): la compagnia che lo conquisterà rappresenterà la regione al prossimo Gran Premio del Teatro Amatoriale indetto da Fita nazionale, in una manifestazione che vedrà alternarsi sul palco le compagnie finaliste degli analoghi concori provenienti da altre tredici regioni.
La competizione ha visto la partecipazione di 23 compagnie, provenienti da tutto il territorio ligure. Tra quelli visionati sono risultati finalisti gli spettacoli Magie per uomini tristi della Compagnia Il Teatro dell’Albero di San Lorenzo al Mare (Iperia), Vero West della Compagnia Quante Quinte, Quel tipaccio di Braccio della Compagnia Musicalmente e Colleghi della Compagnia i Conviviali, tutte e tre formazioni di Genova; a questi si sono aggiunti gli spettacoli Pagamento alla consegna della Compagnia dell’Albicocca di Genova, perché vincitore del premio Il Sipario Strappato “Nena Taffarello”, e Miscion da o Paradizo della Compagnia Misci e Ma Acciapei, sempre di Genova, finalista di diritto a seguito del concorso “Il Genovino d’oro”.
Nel mese di ottobre i sei spettacoli sono stati visionati dal vivo dalla giuria itinerante (particolarità di questo concorso) che ha seguito le varie compagnie recitare “in casa”, decretando il miglior attore e la migliore attrice, ai quali sarà assegnato il “Premio Scotti”, nonché il miglior spettacolo che accederà di diritto alla fase nazionale del Gran Premio.
“Un ringraziamento doveroso – dichiara Giovanni Cepollini, presidente del Comitato Regionale Fita Liguria – va a tutte le Compagnie iscritte che anno dopo anno, con entusiasmo crescente, hanno risposto a questa proposta, oramai diventata un appuntamento fisso nel panorama teatrale amatoriale, ai presidenti provinciali Fita che si sono occupati di stimolare la partecipazione delle Compagnie liguri, e in particolare ad Eugenio Maliscev, per aver seguito con estrema cura tutta l’organizzazione logistica del concorso”.
Magie per uomini tristi della Compagnia Il Teatro dell’Albero – San Lorenzo al Mare (IM)
Pagamento alla Consegna della Compagnia dell’Albicocca – Genova, vincitrice del Premio Il Sipario Strappato “Nena Taffarello”
Colleghi della Compagnia i Conviviali – Genova
Miscion da o Paradizo della Comagnia Misci e Ma Acciapei – Genova, finalista di diritto a seguito del concorso “Il Genovino d’oro”
Quel tipaccio di Braccio della Compagnia Musicalmente – Genova
Alla presenza di numerosi rappresentanti, soci e amici, sabato 26 ottobre a Roma si è svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova sede nazionale della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), in via del Gesù, 62 (Palazzo Berardi). La nuova base operativa e di rappresentanza della Federazione, leader in Italia con 1500 compagnie e 25 mila associati, si trova nella sede di Agis e a contatto con altre importanti organizzazioni attive nella cultura e nello spettacolo, da Agiscuola a Federculture ad altre ancora.
Il taglio del nastro è stato effettuato dal presidente nazionale Fita, Carmelo Pace, con la gradita partecipazione della presidente nazionale di Agiscuola, Luciana Della Fornace.
Venerdì 18 ottobre scorso è stato sottoscritto l’atto costitutivo per l’attivazione del Comitato provinciale di Terni della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita). Il suo scopo sarà di relazione tra le singole compagnie e la realtà regionale, in modo da supportarle in maniera ancora più esauriente. Nella stessa assemblea è stato votato anche il consiglio direttivo: presidente è Salvatore Fisichella, vicepresidente Silvia Neri e segretaria Annalisa Bacciottini; completano il consiglio Elisabetta Moretti e Andrea Olimpieri. Il presidente regionale Fita, Francesco Segoni, ha commentato: “Con grande soddisfazione abbiamo costituito il Comitato provinciale Terni, portando così a compimento la strutturazione di Fita Umbria. Tutte le nostre articolazioni territoriali sono costituite e lavoreranno per essere sempre più vicine alle compagnie teatrali affiliate; radicandosi nei propri territori di competenza, inoltre, potranno gestire più da vicino le azioni volte a realizzare gli scopi associativi”. “Sono onorato di ricoprire questa carica – ha dichiarato il neopresidente provinciale Fisichella -. È la mia prima esperienza alla presidenza di un organo provinciale che ha importanza nazionale, ma con l’aiuto della mia squadra sono sicuro di poter raggiungere grandi risultati”. Fita Umbria è una realtà in crescita, che conta 22 compagnie associate con un totale di oltre 350 soci, non solo attori ma anche registi, tecnici e costumisti. Le compagnie direttamente interessate alla composizione del nuovo organo sono: il Collettivo Teatro Animazione di Orvieto; la Batreccola di Porano; la Compagnia delle Vigne di Orvieto; la Filodrammatica dei Rustici di Monteleone di Orvieto.
Nuovo statuto Fita Veneto approvato domenica 20 ottobre ad Adria (Rovigo) nel corso dell’annuale congresso regionale della Federazione Italiana Teatro Amatori, trasformato per l’occasione anche in assemblea straordinaria, così da poter intervenire sul testo e adeguarlo alla nuova normativa in materia di Terzo Settore. L’incontro, affollatissimo, grazie all’esperto Roberto De Giuli ha permesso anche di analizzare in generale i cambiamenti in materia di interesse per le compagnie: per quelle affiliate Fita, comunque, sono già disponibili una bozza di nuovo statuto e altre informazioni nell’area riservata del sito nazionale. Introdotto e coordinato dal presidente Fita Veneto Mauro Dalla Villa, dopo un saluto del vicepresidente nazionale Aldo Zordan, l’incontro ha inoltre visto la presentazione, come d’abitudine, di Fitainscena, l’annuario delle compagnie iscritte alla Federazione a livello regionale, giunto alla 33ª edizione: “Uno strumento prezioso – ha sottolineato Dalla Villa – per evidenziare quello che oggi Fita Veneto rappresenta: 239 associazioni affiliate; 4.621 iscritti; più di 5.000 spettacoli all’anno per un pubblico di oltre 1.600.000 spettatori; una diffusione capillare, che tocca anche gli angoli più remoti del territorio. Una realtà estremamente vivace e variegata sul versante artistico: basti dire che nella stagione in corso si segnalano ben 147 nuovi titoli e che tra le 1.056 opere rappresentate dalle nostre compagnie prevalgono quelle in lingua italiana (ben 666) rispetto ai testi in lingua veneta (390): cosa che ci consente di rammentare ancora una volta quanto sia fuori luogo riferirsi al teatro amatoriale esclusivamente come teatro dialettale, soprattutto quando l’aggettivo venga utilizzato con accezione negativa, la qual cosa è già di per sé una superficiale e ingiustificata banalizzazione”. Un ricordo particolare è stato rivolto da Dalla Villa al drammaturgo, scrittore e critico Luigi Lunari, scomparso lo scorso agosto, per anni consulente artistico di Fita Veneto, al quale è dedicata la copertina dell’annuario: “Un piccolo tributo alla sua profonda e vasta cultura – ha dichiarato – con la consapevolezza di quanto ci abbia messo a disposizione in tanti anni di collaborazione e di quanto abbiamo potuto apprendere su quel tema che anche per lui era una grande passione: il teatro fatto bene”. Il congresso di Adria, infine, ha visto la proclamazione della compagnia vincitrice del Gran Premio Veneto del Teatro Amatoriale: si tratta de La Moscheta di Colognola ai Colli (Verona) che con lo spettacolo “Ben Hur” di Gianni Clementi rappresenterà quindi la regione al Gran Premio indetto da Fita nazionale.
La compagnia La Moscheta premiata da Mauro Dalla Villa e Aldo Zordan
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