Il Protocollo d’intesa triennale siglato il 20 marzo scorso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e dal Comitato regionale della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) sarà illustrato sabato 1 giugno alle 10, all’ex Noviziato dei Crociferi, a Palermo. Un appuntamento importante per entrare nei dettagli di questo documento, che offre agli studenti nuove, interessanti e concrete opportunità in materia di “Percorsi per le competenze trasversali” (ex alternanza scuola lavoro), consentendo loro di viverli nel mondo del teatro, con esperienze che potranno spaziare dal settore più squisitamente culturale e artistico a quello tecnico e organizzativo.
I lavori saranno aperti da Antonella Messina, presidente regionale di Fita Sicilia, Giulio Cusumano, consigliere comunale di Palermo e componente della Commissione Attività culturali, e Raffaele Zarbo, dirigente dell’USR Sicilia (Ufficio II, Risorse finanziarie, Politiche formative, Fondi europei).
A dare il via agli interventi sarà Carmelo Pace, presidente nazionale Fita, che illustrerà il protocollo nazionale siglato dalla Federazione (unica realtà teatrale italiana ad aver ottenuto questo risultato) con il Miur, offrendo così un più ampio quadro di riferimento in merito agli stretti legami esistenti tra il mondo Fita e il mondo della scuola. A Margherita Carastro, funzionario vicario del dirigente dell’USR siciliano, spetterà invece il compito di entrare nel dettaglio del Protocollo regionale, chiarendo il passaggio intervenuti dall’Alternanza scuola lavoro agli attuali Percorsi, mentre Ignazio Testoni dell’USR Sicilia spiegherà i percorsi formativi resi disponibili dal protocollo siglato con Fita.
Infine, spazio alle esperienze e alle indicazioni strategiche per l’uso didattico delle attività teatrali, con gli interventi di Giusi Conti, docente all’IISS Stenio di Termini Imerese, e di Daniele Franci, direttore artistico del Centro nazionale di formazione Fita e componente del Comitato paritetico presso il Miur per l’attuazione del Protocollo.
Un momento della firma del Protocollo USR / Fita Sicilia
Pieno successo per la prima edizione delle Giornate Nazionali del Teatro Amatoriale, manifestazione che da quest’anno è entrata a far parte del ricco calendario di appuntamenti firmati dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita). Ad aver avuto l’onore e l’onere di organizzare il debutto dell’iniziativa è stata la Campania, che ha offerto come straordinario scenario dell’evento il triangolo archeologico della Città Metropolitana di Napoli, formato dai territori di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei. Dai momenti di spettacolo a quelli legati alla vita federativa, l’intera manifestazione ha così potuto contare sull’entusiasmo del pubblico, che ha risposto con grande passione ai momenti di spettacolo offerti dall’iniziativa, e sulla partecipazione attiva delle Amministrazioni Comunali coinvolte, partner ideali per questo atteso “battesimo”: un’affinità immediata, quella creatasi fra i Comuni di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei, Città Metropolitana di Napoli e Fita, tanto da aver portato alla firma di un protocollo d’intesa che, nato nel solco di questo evento, è destinato a portare a nuove, positive collaborazioni.
Dal 16 al 19 maggio, dunque, la Federazione Italiana Teatro Amatori, leader del settore in Italia con 1500 compagnie e 25mila iscritti, ha condensato eventi, workshop per giovani e appuntamenti associativi fra Torre Annunziata e Pompei, Comuni che con Ercolano sono stati anche palcoscenico, fin dal gennaio scorso, del Gran Premio del Teatro Amatoriale: una kermesse che – anche in questo caso per la prima volta – ha scelto proprio in questa stagione di trasformarsi in vera e propria rassegna-concorso, offrendo al pubblico tredici spettacoli di compagnie provenienti da altrettante regioni, a formare un calendario particolarmente interessante e coinvolgente proprio per la varietà delle culture teatrali coinvolte, dei generi e degli autori rappresentati. La vittoria, alla fine, è andata alla compagnia pugliese 70cento, che ha conquistato la giuria tecnica (e anche quella dei giovani) con un divertente e frizzante Il giorno della tartaruga di Garinei e Giovannini, per la regia di Gigi Rizzi. Il premio maggiore – insieme ai numerosi altri riconoscimenti individuali e collettivi in palio – è stato consegnato sabato 18 maggio al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei, nel corso di un’emozionante serata di spettacolo e premiazioni, arricchita dalla presenza, tra gli altri, degli attori Giacomo Rizzo, Ernesto Mahieux e Nicola Acunzo.
Ma le Giornate hanno accolto anche la tappa campana del progetto nazionale Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale: un workshop gratuito per persone dai 18 ai 30 anni, ospitato all’Istituto dei Salesiani di Torre Annunziata, e volto all’uso del linguaggio teatrale in ambito sociale, condotto da Valentina Mustaro e Francesco Pileggi. Notevole l’impegno di tutti i ragazzi coinvolti, sia come corsisti, sia come ospiti della fase laboratoriale.
Sul fronte associativo, l’appuntamento ha visto lo svolgimento di due importanti appuntamenti: il consiglio federale, composto dal direttivo e dai presidenti di tutti i comitati regionali Fita; e l’assemblea nazionale, che domenica 19 maggio a Pompei, a conclusione delle Giornate, ha visto l’approvazione all’unanimità delle modifiche allo statuto nazionale alla luce delle novità introdotte dalla normativa sul Terzo Settore.
«Quello che abbiamo costruito qui con il Gran Premio e con le Giornate del Teatro – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – incarna perfettamente il senso più profondo dell’agire della nostra Federazione: un insieme di componenti preziose, che vanno dal proporre buon teatro all’avvicinare e far dialogare le persone, fino all’immaginare e realizzare, in un territorio, progetti concreti e significativi insieme alle istituzioni e alle amministrazioni, che possano avere ricadute importanti sul fronte culturale, sociale ed economico. Tutto questo – conclude Pace – posso dire sia stato pienamente raggiunto in Campania: una terra che ci ha accolti con entusiasmo, calore e grande professionalità organizzativa. È senz’altro l’inizio di una bella collaborazione, sancita da un protocollo d’intesa che ci onora e che sapremo onorare al meglio».
Un momento della serata finale del Gran Premio del Teatro Amatoriale, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei Comuni di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei e della Città Metropolitana di Napoli: amministrazioni che con Fita hanno sottoscritto un protocollo d’intesa
È andata alla Compagnia 70cento di Bari per un frizzante e colorato allestimento de Il giorno della tartaruga di Garinei e Giovannini, con la regia di Gigi Rizzi, la quarta edizione del Gran Premio del Teatro Amatoriale: la prima in versione “live” per il riconoscimento, ospitato dal 19 gennaio al 5 maggio nel triangolo archeologico di Napoli, fra i teatri di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei, dove la sera di sabato 18 maggio il tutto si è chiuso con una seguita ed emozionante serata di gala.
La formazione pugliese ha dunque avuto la meglio sfra le tredici concorrenti della kermesse, vincitrici dei concorsi regionali abbinati al Gran Premio, arrivando ad un testa a testa con i friulani della Compagnia dei Giovani di Trieste – in gara con Confeti garbi di Agostino Tommasi, regia di Julian Sgherla – e con i laziali della compagnia Quelli del Martedì di Caprarola (Viterbo), di scena con La baionetta e la croce di Alessandro Morganti e Angelo Pecorelli, anche alla regia con Franco Borgna. Composta dal formatore teatrale Eduardo Zampella, dall’attore Giovanni Caso, dal giornalista Giuseppe Chervino, da Candida Manna in rappresentanza dell’Ufficio Spettacolo della Città metropolitana di Napoli e da Aldo Ruggiero ed Emanuela Cirillo per l’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Torre Annunziata, la giuria del concorso ha così motivato la vittoria de Il giorno della tartaruga: “Una performance gradevolmente fruibile che non ha nulla da invidiare neppure ai più acclamati spettacoli dei teatri stabili. Un esempio di come una passione possa tendere alla perfezione con lodevoli risultati”.
Per i premi individuali, tra gli attori protagonisti vittoria di Luca Tantino della compagnia C.A.S.T. di Carini (Palermo) in concorso con Cercasi tenore di Ken Ludwig e, tra le attrici, di RossanaCassano della compagnia 70 cento di Bari; per i non protagonisti, gradino più alto del podio per Pasquale Cirillo de ‘A cumpagnia ‘e Zazzà di Torre del Greco (Napoli) in ’A morte ‘e Carnevale di Raffaele Viviani e per Federica Gresta del Teatro Accademia di Pesaro ne La notte dell’uomo nero di Maury Incen. Fra i registi, vittoria di Julian Sgherla della Compagnia dei Giovani di Trieste per Confeti garbi. Quanto all’allestimento, il premio è andato a La baionetta e la croce di Quelli del Martedì di Caprarola.
Accanto al trofeo Fita, sono stati assegnati altri tre riconoscimenti: il premio del pubblico, andato a ‘A cumpagnia ‘e Zazzà per ’A morte ‘e Carnevale; il premio dei giovani, conquistato da Il giorno della tartaruga dei pugliesi della 70cento; e il Premio del Rotary Club di Pompei – Villa dei Misteri, andato, per i contenuti trattati, allo spettacolo Cristo qui non è disceso di Antonio Montemurro, presentato dalla compagnia Talia Teatro di Matera, in rappresentanza della Basilicata. A consegnare i premi sono stati rispettivamente Antonio Russomano per la giuria popolare, Maria Casciello per quella dei giovani (composta da studenti degli istituti superiori del territorio) e il vicepresidente del Rotary Pompei – Villa dei Misteri, Raffaele Esposito. Una menzione speciale, infine, è stata assegnata allo spettacolo Sicani di e con Salvatore Stimolo della compagnia Andronauti di Cinisello Balsamo (Milano).
Vivace e ricca di emozioni la serata finale del Gran Premio, condotta con eleganza da Raffaele Ariola e intervallata dalle esibizioni della cantante Francesca Maresca, dell’attore Francesco Rivieccio (con un estratto da Sciammisa, omaggio a Nino Taranto) e dei giovani della compagnia Ecleptica Musical di Torre del Greco, guidati da Dario Matrone prima in un mix dedicato alla musica partenopea e successivamente in un omaggio a Leonardo da Vinci, nel cinquecentenario della morte.
Tra gli ospiti che si sono susseguiti sul palcoscenico del Di Costanzo Mattiello anche i celebri attori Giacomo Rizzo, che ha divertito il pubblico con la sua consueta verve comica, ed Ernesto Mahieux, che ha ricordato come il teatro richieda grande sacrificio, ma sia anche fonte di felicità per chi lo pratica e per chi lo segue; con loro anche Nicola Acunzo, attore teatrale e televisivo che dal 2018 svolge attività politica come deputato.
Alla serata al Di Costanzo Mattiello hanno partecipato i sindaci di Pompei, Pietro Amitrano, e di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, e il consigliere Michele Maddaloni, in rappresentanza sia dell’Amministrazione comunale di Ercolano e del suo sindaco Ciro Bonajuto, sia della Città Metropolitana di Napoli e del sindaco Luigi De Magistris. Una presenza, la loro, particolarmente significativa, visto che queste Amministrazioni hanno recentemente siglato con Fita un importante protocollo d’intesa: un accordo nato nel solco di questa riuscita manifestazione e delle più ampie “Giornate Nazionali del Teatro Amatoriale”, la cui prima edizione, proprio in Campania, ha riunito dal 16 al 19 maggio una serie di eventi sociali, artistici e istituzionali firmati dalla Federazione, partendo dal progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” (con un workshop gratuito di teatro sociale che a Torre Annunziata ha coinvolto persone dai 18 ai 30 anni) e arrivando fino al consiglio federale e all’assemblea nazionale Fita, ospitati a Pompei.
Un momento della premiazione della compagnia 70cento di Bari, vincitrice del Gran Premio del Teatro Amatoriale. Sul palco anche il presidente nazionale Fita Carmelo Pace e la presidente di Fita Puglia Annamaria Carella
Approvate all’unanimità, domenica 19 maggio a Pompei (Napoli), le modifiche allo statuto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), con le quali l’organizzazione – leader del settore in Italia con 1500 compagnie aderenti e 25mila tesserati – accoglie la nuova normativa relativa al Terzo Settore. «È una grande soddisfazione – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – aver avuto un’assemblea così partecipata per discutere e deliberare sulle importanti modifiche che consentono alla nostra Federazione di essere al passo con la nuova normativa in materia: una strada che sembra presentare numerose difficoltà, ma che in realtà siamo convinti offra tante opportunità. Ora ci concentreremo sui nostri associati, chiarendo i passaggi necessari perché possano mantenere o addirittura ampliare il ruolo che hanno oggi e i piccoli correttivi che dovranno operare secondo la legge. Sono atti importanti – conclude Pace – per rendere la nostra Federazione moderna negli strumenti e pronta a cogliere le occasioni offerte da questa normativa». L’assemblea è stato il momento conclusivo della prima edizione delle Giornate Nazionali del Teatro Amatoriale, nuova proposta nel calendario Fita, che dal 16 al 19 maggio ha condensato nell’area metropolitana di Napoli la serata finale del Gran Premio del Teatro Amatoriale (iniziato a gennaio, con tredici compagnie aderenti provenienti da altrettante regioni), il progetto “Fondamenta” (con un workshop gratuito sull’uso del teatro nel sociale, rivolto a giovani dai 18 ai 30 anni) e una serie di incontri istituzionali, tra i quali il consiglio federale dei presidenti regionali Fita.
Arrivo a Trento per “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, il grande progetto nazionale promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) in partnership con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone, reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Particolarmente atteso questo appuntamento in Trentino, che vedrà Fita, leader nel settore in Italia con oltre 1500 compagnie aderenti e 25mila iscritti, operare in sinergia con Co.F.As – Compagnie Filodrammatiche Associate, storica rappresentanza del teatro amatoriale dell’area.
Il progetto offrirà, da giovedì 13 a sabato 15 giugno, un workshop di formazione gratuito sull’uso del linguaggio teatrale in situazioni di disagio o di fragilità rivolto a persone tra i 18 e i 30 anni, già attive in ambito sociale o comunque interessate alla materia. Si svilupperà in diciotto ore complessive, suddivise in tre moduli: il primo di carattere informativo/esperienziale, il secondo di didattica frontale e il terzo laboratoriale. Il tutto si svolgerà in collaborazione con La Rete Cooperativa Sociale e Collettivo Clochart, nella cui sede Openspace Clochart di via Monte Baldo, 10 a Mori, in provincia di Trento, si terranno le attività, che in specifiche fasi coinvolgeranno alcune persone con disabilità del gruppo teatrale Ikaro. Docenti del workshop saranno il regista, attore e formatore Michele Comite, la coreografa e insegnante di danza Hillary Anghilleri e l’animatore ed educatore Mirko Dallaserra.
A conclusione del workshop, nella mattinata di domenica 16 giugno, è previsto un incontro aperto al pubblico, volto ad illustrare quanto effettuato durante il percorso formativo e ad approfondire l’importante ruolo sociale svolto dal teatro.
Il bando del workshop è pubblicato nella sezione Fondamenta e le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro le 13 del 7 giugno all’indirizzo e-mail info@cofas.it, allegando curriculum vitae e copia di un documento di identità e con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”. Selezionati da un’apposita commissione, i partecipanti dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento del workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione.
Il progetto Fondamenta ha preso il via lo scorso ottobre. In tutto prevede complessivamente 21 workshop, uno per ogni regione e nelle province autonome di Trento e Bolzano.
«Questa tappa a Trento – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – incarna con particolare evidenza uno degli obiettivi che ci siamo posti con il nostro progetto Fondamenta: creare sinergie, connessioni positive e produttive con le realtà operanti nel territorio, condividendo esperienze, competenze e opportunità, sempre con i giovani come primi beneficiari del nostro impegno comune. Con Co.F.As abbiamo avuto occasione di collaborare più volte e fruttuosamente, e questo appuntamento così importante sancisce ulteriormente il legame tra le nostre realtà».
«La Co.F.As. – dichiara il presidente Gino Tarter – è impegnata da sempre nella promozione del teatro, quale strumento di crescita culturale e valore sociale, coinvolgendo le giovani generazioni. Per questo motivo collabora con convinzione al progetto “Fondamenta” promosso da Fita, perché condivide finalità ed obiettivi che si propone di raggiungere».
Dalle Alpi al Mediterraneo, dal Tirreno all’Adriatico, sono state tredici le compagnie provenienti da altrettante regioni italiane che dal 19 gennaio al 5 maggio si sono sfidate sui palcoscenici di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei alla conquista del Gran Premio del Teatro Amatoriale, concorso nazionale indetto dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) che quest’anno, giunto alla quarta edizione, si è trasformato in vera e propria rassegna aperta al pubblico. E ora, per loro e per il pubblico, è finalmente giunto il momento di scoprire chi conquisterà l’ambito riconoscimento: la proclamazione dei vincitori è infatti fissata per sabato 18 maggio alle 21 al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei, nella cornice di una serata condotta da Raffaele Ariola e arricchita dalla presenza, come ospiti, degli attori Giacomo Rizzo ed Ernesto Mahieux e dell’attore e deputato Nicola Acunzo. Questi i finalisti, in ordine di esibizione: Compagnia dei Giovani di Trieste in Confeti garbi di Agostino Tommasi (Gran Premio F.I.T.A. Friuli Venezia Giulia); Spasso Carrabile di Nizza Monferrato (Asti) in Credoinunsolodio di Stefano Massini (premio Fita Piemonte “Un PO di Teatro”); ‘A cumpagnia ‘e Zazzà di Torre del Greco (Napoli) in ’A morte ‘e Carnevale di Raffaele Viviani (Premio Campania Felix); Teatro Accademia di Pesaro ne La notte dell’uomo nero di Maury Incen (Marche in Atti); Compagnia CarMa di Reggio Calabria in 1861 La brutale verità dal libro di Michele Carilli (Premio Bronzi di Riace di Fita Calabria); Compagnia degli Evasi di La Spezia in Acre odore di juta di Marco Balma, liberamente ispirato a Noi, le donne della filanda di Sondra Coggio (Premio Tre Caravelle di Fita Liguria); Compagnia Talia Teatro di Matera in Cristo qui non è disceso di Antonio Montemurro (Gran Premio del Teatro Amatoriale in Basilicata); Compagnia 70cento di Bari ne Il giorno della tartaruga di Pietro Garinei e Sandro Giovannini (Scena.0 di Fita Puglia); Compagnia Andronauti di Cinisello Balsamo (Milano) in Sicani di Salvatore Stimolo (Premio F.I.T.A. Lombardia Teatro Itinerante); Quelli del Martedì di Caprarola (Viterbo) ne La baionetta e la croce di Alessandro Morganti e Angelo Pecorelli (Premio Mecenate di Fita Lazio); Teatro del Corvo di Padova in Tre sull’altalena di Luigi Lunari (Gran Premio Regionale Veneto); Compagnia C.A.S.T. di Carini (Palermo) in Cercasi tenore di Ken Ludwig (Premio Ulisse di Fita Sicilia); Teatro delle Forchette di Forlì in Norma-N di Massimiliano Bolcioni (Teatro Grande Amore di Fita Emilia Romagna).
In attesa di conoscere quale spettacolo salirà sul gradino più alto del podio, ma anche le compagnie vincitrici del premio del pubblico, di quello dei giovani e di quello del Rotary Club di Pompei – Villa dei Misteri, la giuria ha intanto reso note le nomination per gli altri ambitissimi premi individuali e collettivi in palio.
Fra gli attori protagonisti, dunque, testa a testa fra Luigi Moneta (La baionetta e la croce), Stefano Naldi (Norma-N) e Luca Tantino (Cercasi tenore), mentre fra le attrici protagoniste nomination per Carolina Sani (Acre odore di juta), Rosanna Cassano (Il giorno della tartaruga) e Marinella Rodà (1861 La brutale verità). Fra i non protagonisti, in lizza tra gli uomini Ottavio Bottalla (Cercasi tenore), Pasquale Cirillo (‘A morte ‘e Carnevale) e Roberto Berni (Confeti garbi), e tra le donne Marta Morando (Credoinunsolodio), Federica Gresta (La notte dell’uomo nero) ed Elena Avone (‘A morte ‘e Carnevale). Per la regia, premio conteso fra Julian Sgherla (Confeti garbi), Antonella Messina (Cercasi tenore) e Gigi Rizzi (Il giorno della tartaruga). Infine, per il migliore allestimento scenografico gli spettacoli in ballo sono Il giorno della tartaruga, La baionetta e la croce e Cercasi tenore.
La giuria della kermesse è formata da attori, giornalisti e personalità del mondo della cultura. Il Gran Premio è stato vinto nel 2015 (edizione “zero”) da Acis – Il Sipario di Napoli con Non sono un gigolò di Sasà Palumbo, nel 2016 dal Piccolo Teatro di Terracina (Latina) con Nemici come prima di Gianni Clementi, nel 2017 da Uomini di Mondo di Ischia (Napoli) con Sabato, domenica e un’alba di Corrado Visone da Eduardo De Filippo e nel 2018 dalla compagnia Imprevisti e Probabilità di Formia (Latina), che si è aggiudicata la terza edizione del concorso con Filumena, sempre da Eduardo De Filippo. La kermesse è stata patrocinata dai Comuni di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei, insieme alla Città Metropolitana di Napoli, che l’ha inserita tra le iniziative contro il “sistema” della camorra. La rassegna è stata realizzata con la collaborazione organizzativa del Comitato Fita regionale e con Intercral Campania come partner.
La serata delle premiazioni è ad ingresso gratuito su invito (distribuito dal Comune di Pompei) e rientra nella prima edizione delle “Giornate Nazionali del Teatro Amatoriale”, nuova manifestazione promossa dalla Fita nazionale, che per l’occasione condensa nel Napoletano una serie di eventi tra il 16 e il 19 maggio: tra questi la tappa regionale di “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, progetto federativo che sta portando in tutta Italia un workshop gratuito di tre giorni sull’uso del linguaggio teatrale in situazioni di disagio e fragilità, rivolto a persone dai 18 ai 30 anni, e un evento conclusivo dedicato ad approfondire il ruolo sociale del teatro.
Assemblea Nazionale Pompei 19 maggio – C.F. 18 maggio
Si comunica che entro il termine indicato nella convocazione dell’assemblea ordinaria e straordinaria non sono pervenute proposte di modifica dello statuto da parte degli associati. Pertanto, il CD ha predisposto la proposta di modifica dello statuto nazionale che viene pubblicata quale allegata alla presente sul sito nazionale.
Viene, altresì, pubblicata quale allegata la relazione del Collegio dei Revisori sul bilancio consuntivo.
SI RACCOMANDA A TUTTI DI ATTIVARSI PER LE DELEGHE AL FINE DI NON RENDERE INUTILE TUTTO IL LAVORO SIN QUI FATTO E, SOPRATTUTTO, PER NON ARRECARE DANNO ALLA FEDERAZIONE E ALLE ASSOCIAZIONI AFFILIATE CHE NON POTRANNO USUFRUIRE DEI BENEFICI DELLA NUOVA LEGGE SUL TERZO SETTORE.
Atteso appuntamento in Friuli Venezia Giulia per “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, grande progetto nazionale promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) in partnership con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone, e reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Fulcro del progetto è un workshop di formazione gratuito sull’uso del linguaggio teatrale in situazioni di disagio o di fragilità rivolto a persone tra i 18 e i 30 anni, già attive in ambito sociale o interessate alla materia, che a livello regionale si svolgerà da giovedì 23 a sabato 25 maggio, realizzato in stretta collaborazione con Fita Friuli Venezia Giulia e con il Comune di Pasiano di Pordenone come partner.
Il workshop friulano avrà come principale orizzonte di riferimento il mondo della terza età. Il percorso formativo sarà articolato in diciotto ore complessive, suddivise in tre moduli: il primo, di carattere informativo/esperienziale, e il secondo, di didattica frontale, si terranno al Teatro Gozzi di Pasiano, messo a disposizione dall’Amministrazione comunale; il terzo, di carattere laboratoriale, si svolgerà invece nel Centro Culturale Palazzo Gregoris, sede storica della Società Operaia (S.O.M.S.I.) sito nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele, 44 a Pordenone, che ospiterà anche, domenica 26 maggio, un incontro aperto alla cittadinanza, a conclusione del percorso formativo e come occasione di dialogo e confronto sull’uso del teatro in ambito sociale.
Quattro i docenti selezionati per il workshop: le psicologhe con specializzazione in psicoterapia Silvia Paset e Giusmary Blanco e, per la sessione laboratoriale, Enzo Samaritani e Maria Grazia Di Donato, operatori teatrali con esperienza anche nel campo dell’animazione per anziani e bambini.
Il bando del workshop è pubblicato nella sezione Fondamenta e le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro le 13 del 19 maggio all’indirizzo e-mail info@fitapordenone.it, allegando curriculum vitae e copia di un documento di identità e con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”. Selezionati da un’apposita commissione, i partecipanti dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento del workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione.
«La tappa in Friuli Venezia Giulia – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – ha un significato particolare perché FITA Pordenone è un partner qualificato del progetto, a testimonianza di quanto sia fondamentale la sinergia con le strutture del territorio per raggiungere obiettivi importanti come questo. Grazie a loro anche qui offriremo un concreto strumento di formazione e crescita personale ai giovani che partecipano al workshop, consentendoci di cogliere istantanee autentiche, dirette e significative della grande realtà del sociale nel nostro Paese: quello che stiamo svolgendo in questi mesi – conclude Pace – è davvero un viaggio attraverso l’Italia che si occupa dell’altro, fra eccellenze e criticità, e il nostro impegno prioritario è proprio quello di metterla in luce e in connessione, creando una rete di persone e di esperienze».
«In linea con le politiche sociali della nostra Regione – conferma Aldo Presot, presidente della Fita Regionale Friuli Venezia Giulia – e con l’andamento della situazione demografica, si è voluto dare particolare attenzione al rapporto con il mondo degli anziani. L’intenzione è quindi quella di preparare giovani operatori del sociale ad usare il teatro come strumento per agire ed interagire col mondo della terza età. Questa via è già stata praticata in esperienze locali, con risultati più che soddisfacenti, da organismi locali, ai quali si affiancheranno docenti esperti nelle tecniche di approccio, gestione e interazione con gli anziani».
Prima edizione per le Giornate Nazionali del Teatro Amatoriale, manifestazione che da quest’anno entra a far parte del già ricco calendario degli appuntamenti firmati dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita). La new entry dell’agenda Fita è in programma dal 16 al 19 maggio prossimi: quattro giornate durante le quali la Federazione, leader del settore in Italia con 1500 compagnie e 25mila iscritti, condenserà per l’occasione eventi, workshop per giovani e appuntamenti federativi.
A fare da scenario a questa prima edizione delle Giornate Fita saranno Pompei e Torre Annunziata, centri dell’area archeologica di Napoli che, con Ercolano, hanno ospitato in questi mesi il Gran Premio del Teatro Amatoriale. E proprio la serata di gala conclusiva della kermesse, che da gennaio ha visto coinvolte tredici compagnie di altrettante regioni, sarà uno dei momenti clou della manifestazione: l’appuntamento con la proclamazione e premiazione dei vincitori è fissato per sabato 18 maggio alle 21 al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei, e vedrà tra gli ospiti gli attori Giacomo Rizzo, Ernesto Mahieux e Nicola Acunzo. La serata, condotta dal giornalista Raffaele Ariola, è ad ingresso gratuito e i biglietti-invito sono distribuiti dal Comune.
Da giovedì 16 a sabato 18 maggio, all’Istituto dei Salesiani di Torre Annunziata, appuntamento invece con la tappa riservata alla Campania del grande progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, firmato a livello nazionale da Fita in partnership con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Per tre giorni, giovani dai 18 ai 30 anni parteciperanno ad un workshop dedicato all’uso dei linguaggi teatrali in situazioni di disagio e fragilità sociale. Dopo il workshop, nella mattinata di domenica 19 maggio, il rapporto fra teatro e terzo settore sarà fra i temi centrali anche dell’assemblea generale della Federazione, che nella Sala Consiliare del Comune di Pompei vedrà la partecipazione di rappresentanti di compagnie associate e di dirigenti della Federazione provenienti da tutta Italia, impegnati anche, il giorno precedente, nel consiglio federale dei presidenti regionali.
«L’incontro e il dialogo – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – sono da sempre elementi essenziali del nostro essere Federazione. In questa occasione, e con l’intenzione di riproporre annualmente iniziative analoghe, abbiamo voluto condensare nell’arco di alcuni giorni una serie di eventi sia connessi all’attività interna della nostra organizzazione, come l’assemblea generale e il consiglio federale, sia rivolti alla comunità, come il Gran Premio del Teatro Amatoriale e il progetto Fondamenta, rivolto ai giovani. Si tratta di appuntamenti – conclude Pace – che non solo uniscono la Federazione al proprio interno, ma creano anche legami speciali con i territori che li ospitano».
Partner delle Giornate Nazionali del Teatro Amatoriale 2019 sono i Comuni di Pompei, Torre Annunziata ed Ercolano, la Città Metropolitana di Napoli, l’Istituto dei Salesiani di Torre Annunziata, il Rotary Club Villa dei Misteri di Pompei, l’Intercral Campania e l’Archeo Club Torre Annunziata.
La serata di gala che chiuderà il Gran Premio del Teatro Amatoriale sarà tra i momenti clou delle Giornate
Arrivo in Veneto per “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, il grande progetto nazionale che la Federazione Italiana Teatro Amatori rivolge a persone tra i 18 e i 30 anni interessate all’applicazione dei linguaggi teatrali in ambito sociale, come strumento per agire in situazioni di disagio o di fragilità. La materia sarà al centro di un workshop di formazione gratuito, curato da Fita Veneto, in programma da giovedì 6 a sabato 8 giugno, cui farà seguito, nella mattinata di domenica 9, un incontro aperto al pubblico pensato come occasione di dialogo e confronto fra enti pubblici, istituzioni e realtà operanti nel settore. Partner istituzionali del progetto saranno i Comuni di Adria (Rovigo) e di Monticello Conte Otto (Vicenza). Il workshop si svolgerà nella Sala Federighi di Palazzo Tassoni, sede municipale di Adria. Condotto da docenti esperti nel campo del teatro e del sociale, il percorso formativo sarà articolato in diciotto ore complessive, suddivise in tre moduli: il primo di carattere informativo/esperienziale, condotto da Guido Zovico, “tessitore sociale” di lunga esperienza, noto tra l’altro come co-fondatore del Festival Biblico e responsabile dell’area partner e fun raising di “Padova capitale europea del volontariato 2020”; il secondo di didattica frontale e il terzo in forma laboratoriale, con al centro il teatro di figura, entrambi guidati da Biagio Graziano, educatore musicale e teatrale ed esperto di tecniche di educazione attiva, e Matteo Corbucci, docente di Pedagogia sperimentale all’Università di Roma “Sapienza”. Il bando del workshop è pubblicato nella sezione Fondamenta in questo sito e nella speciale sezione dedicata al progetto nel sito www.fitaveneto.org, insieme alle domande di partecipazione, che dovranno essere inviate entro le 13 del 20 maggio all’indirizzo e-mail fitaveneto@fitaveneto.org, allegando curriculum vitae e copia di un documento di identità e con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”. Selezionati da un’apposita commissione, i partecipanti dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento del workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione. Realizzato in partnership con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone, il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” prevede complessivamente 21 workshop, uno per ogni regione e nelle province autonome di Trento e Bolzano, ed è reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
«Il Veneto – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – è una delle regioni di punta della nostra Federazione, un territorio nel quale il teatro amatoriale Fita è presente in maniera più consistente e capillare, molto ben inserito nel tessuto sociale. Questo progetto offre un’occasione davvero speciale ai giovani interessati all’uso sociale del teatro ma rappresenta anche uno strumento prezioso per ampliare e consolidare, nel territorio, la rete di collegamenti e sinergie già esistente».
«Siamo certi – aggiunge Mauro Dalla Villa, presidente Fita Veneto – che i nostri giovani sapranno comprendere il valore di questo workshop e sfruttarlo appieno: per tre giorni avranno infatti a disposizione docenti di altissima competenza ed esperienza e potranno conoscere – o approfondire, se già attivi nel settore sociale – un modo diverso di vivere il teatro e i suoi linguaggi, sviluppandone in prima persona le potenzialità come ponte per avvicinare, comprendere e sostenere».
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