Teatro Festival – Città di Carosino

È la compagnia Soggetti Smarriti di Treviso la vincitrice della 31ª edizione del Festival nazionale Maschera d’Oro. La formazione della Marca ha convinto la giuria con lo spettacolo “Tramonto” di Renato Simoni, per la regia di Franco Demaestri, che ha avuto la meglio, nella scelta finale, sulle sue più dirette avversarie: il Gruppo Giovani 2000 di Brescia con il musical “Nel regno di Oz”, per la regia di Alessandra Portesi e Gisella Brunetti, e il Teatro dei Dioscuri di Salerno, in lizza con “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo, per la regia di Antonio Caponigro.
La proclamazione è avvenuta sabato 30 marzo al Teatro San Marco di Vicenza, dove dal 3 febbraio scorso sette formazioni provenienti da diverse regioni italiane si sono date battaglia per la conquista del trofeo, messo in palio dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori. Con la vittoria al Festival, la compagnia ha conquistato anche l’abbinato Premio Faber Teatro, messo in palio da Confartigianato Imprese Vicenza e giunto proprio quest’anno alla 25ª edizione: grazie al “Faber”, la compagnia Soggetti Smarriti si esibirà sabato 25 maggio all’Olimpico di Vicenza, gioiello di Andrea Palladio e teatro coperto più antico del mondo.
Sfida a colpi di emozioni e talento anche per gli altri riconoscimenti in palio. Tra i registi, vittoria di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia del Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania, in concorso con “Yerma” di Federico Garcia Lorca. Fra gli attori protagonisti, il gradino più alto del podio è stato conquistato da Martina Romeo de La Barcaccia di Verona (di scena con “La serva amorosa” di Carlo Goldoni) e da Antonio Caponigro del Teatro dei Dioscuri; fra i caratteristi, successo di Rachele Lavarda de La Ringhiera di Vicenza (in concorso con “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello) e del trio formato da Andrea Archetti, Maurizio Crotti e Lorenzo Stabile del Gruppo Giovani 2000, che ha conquistato anche il premio per il migliore giovane interprete, grazie ad Alessia Multari. Come migliore allestimento, “Maschera d’Oro” al G.A.D. Città di Trento per “Oh… che bella guerra!”, mentre il premio per il gradimento del pubblico è andato al Nuovo Teatro Stabile Mascalucia per “Yerma” di Lorca.
Nel corso della serata sono stati premiati anche i giovani vincitori del Concorso di critica teatrale “La Scuola e il Teatro”, rivolto alle Scuole superiori del Veneto: al primo posto si è classificata Emma Gasparato dell’Istituto “Masotto” di Noventa Vicentina (che il prossimo anno, quindi, farà parte della giuria del Festival), seguita da due studentesse del “Boscardin” di Vicenza, Giulia Toffoletto, classificatasi seconda, e Anita Savegnago, terza. Il Premio “Renato Salvato” per l’impegno a favore della cultura teatrale è stato invece assegnato, alla memoria, a Mario Lucchini, per la sua lunga attività nel teatro amatoriale come attore e regista e per l’impegno profuso a favore della Federazione Italiana Teatro Amatori, come presidente di Fita Vicenza, componente del Comitato regionale del Veneto e, dal 1988 al 1991, del Consiglio nazionale.
Condotta con la consueta simpatia e leggerezza dalla giornalista Elisa Santucci, affiancata dal presidente del festival, nonché vicepresidente nazionale Fita, Aldo Zordan, la serata al Teatro San Marco è stata arricchita dal concerto di Coro ed Ensemble Strumentale di Vicenza: a dirigerli, con la ben nota irrefrenabile energia, il Maestro Giuliano Fracasso, che ha accompagnato il pubblico in un emozionante viaggio tra le note di celebri colonne sonore di grandi film d’autore, da Rota a Morricone, a Piovani, ma con qualche allungo anche nella canzone d’autore e con un finale a sorpresa affidato alla vincitrice della “Maschera” tra i giovani, Alessia Multari, davvero splendida in una vibrante interpretazione di “Over the rainbow” da “Il mago di Oz”.
Numerosi gli amici del Festival e le autorità che non hanno voluto mancare alla serata, accolti dal presidente di Fita Veneto, Mauro Dalla Villa. Tra gli altri, il sindaco di Vicenza Francesco Rucco e il dirigente alla Cultura, Promozione della crescita e Musei del Comune di Vicenza Mauro Passarin, il dirigente scolastico territoriale Carlo Alberto Formaggio, la consigliera regionale Alessandra Moretti, il presidente dell’Unpli provinciale Bortolo Carlotto, Luciano Righi e il presidente della Co.F.As. Gino Tarter. Per Confartigianato Imprese Vicenza hanno partecipato all’appuntamento, tra gli altri, il presidente provinciale Agostino Bonomo, il vicepresidente Gianluca Cavion e il presidente di Fidi Nordest Luigino Bari. E non ha voluto mancare, naturalmente, la Federazione Italiana Teatro Amatori, rappresentata dal presidente nazionale Carmelo Pace e dai componenti di giunta Giuseppe Minniti e Pasquale Manfredi.
Nel corso della serata, ringraziamenti e applausi sono andati a tutti i partner della kermesse tra i quali, oltre a Confartigianato Imprese Vicenza, la Regione del Veneto, il Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Fita nazionale e, come patrocinatori, la Provincia di Vicenza e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Anche quest’anno, infine, il Presidente della Repubblica ha assegnato al Festival la Medaglia d’oro per meriti culturali.
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La premiazione della compagnia Soggetti Smarriti |
Nella Giornata Mondiale del Teatro, proponiamo una riflessione di Daniele Franci, direttore artistico del Centro Nazionale di Alta Formazione della Federazione Italiana Teatro
«La più grande soddisfazione di chi fa teatro è quella di vedere uno spettacolo replicato 100 e 100 volte. Ci sono invece spettacoli, alcuni anche diretti da me, che vorrei non venissero più portati in scena, perché non più interessanti o piéce che trattano tematiche di cui non vi è più bisogno di parlare. La necessità di trasmettere messaggi è il più importante obiettivo di chi fa arte in generale e ancor più in particolare di chi fa teatro; il bisogno, l’urgenza di rappresentare situazioni e portare il pubblico ad assistere a quanto accade, offre la possibilità di “partecipare” a situazioni che magari viviamo quotidianamente ma che silenziosamente ci facciamo scivolare di dosso e cogliere l’occasione per comprendere e comprenderle.
Il 27 marzo 2019 ricorre l’annuale giornata mondiale del teatro e quest’anno più che mai, io credo, e ne sono fortemente convinto, che il teatro abbia l’indiscutibile bisogno di parlare a volte gridando e a volte sottovoce.
Abbiamo bisogno di ricordare la nostra storia e immaginarci futuri possibili, abbiamo bisogno di riscoprire l’umanità che l’attore impegna ogni volta nella sua interpretazione, necessitiamo di riconoscere la bellezza e l’importanza di essere presenti in un medesimo tempo e nel medesimo spazio durante uno spettacolo realizzato da uomini e donne veri e umani. Il teatro parla per contrastare l’ignoranza e la superficialità e il teatro è fatto e praticato sempre di più per educare alle emozioni e alla cultura, soprattutto per “armare” i giovani di conoscenza e amore e non di notizie false o dita che cliccando sentenziano superficialmente. Il teatro parla perché ci insegna la differenza tra il concetto di consumare e condividere. Il teatro esiste per offrirci un tempo reale, quello delle prove e quello della rappresentazione che è segnato ancora da secondi, minuti e ore e non da numero di like al minuto; il teatro parla e allo stesso tempo comunica responsabilmente.
Responsabilità (dare risposta) è qualcosa che il teatro ha già nella sua più profonda identità e che oggi necessità di essere ricordato ai tanti che prendono decisioni sempre più finalizzate ad ottenere più consensi o a fare scandalo…. il teatro smuove!
Smuove perché ci porta “con verità” di fronte alla realtà dalla quale non possiamo sfuggire e questa realtà ci impone impegno. Impegno di ognuno di noi, delle nostre comunità e ci impone un impegno che non possiamo delegare ad altri, perché richiede di metterci faccia, cuore e cervello …. richiede impegno collettivo. Il teatro è un luogo in cui l’“io” diventa per necessità un “noi”.
Il teatro per tutto questo parla e dovrà farlo sempre richiamandoci all’ordine, ogni volta in cui il “senso del giusto e dello sbagliato” rischiano di essere messi in discussione…. sono mille e mille anni che questa cosa avviene e credo debba continuare ad avvenire.
Il teatro parla perché parlando e affrontando i problemi nei contenuti e non solo nella forma, l’uomo è stato in grado di evolversi anche attraverso quest’arte, sino ad oggi.
Il teatro parla perché il “luogo teatro” oggi è uno dei principali centri di scambio e comunità. Il teatro deve vivere perché è l’ambiente in cui i gradi visionari della storia sono comunque passati e ci hanno reso sempre e comunque liberi e senza vincoli di passaporti o cittadinanza perché è di tutti e non potrà mai esserci il principio di proprietà nell’arte vera.
Il teatro parla perché anche oggi mi ha offerto l’opportunità di comunicare.
Viva il teatro, viva gli artisti e viva il pubblico che ci permette di inchinarci ogni volta a fine spettacolo!».
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Daniele Franci (foto di Tamara Boscaino) |
Prende il via sabato 30 marzo, con lo
spettacolo “Nel mirino di Cechov” presentato da “Gruppo Arte e Cultura” al Teatro Pro Loco di Borgosesia, la Rassegna teatrale amatoriale “Le radici della cultura”, che nasce dalla collaborazione tra UNPLI Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e FITA Federazione Italiana Teatro Amatori del Piemonte ed è stata presentata venerdì 15 marzo scorso nella Sede della Provincia di Novara
L’iniziativa vuole promuovere il teatro amatoriale quale radice della cultura e dei territori piemontesi, presentando otto spettacoli nelle otto province della regione, uno spettacolo al mese a partire da marzo.
“Siamo molto soddisfatti della collaborazione con UNPLI– commenta Raffaele Montagnoli, presidente Fita Piemonte – che ha reso possibile la nascita di questa rassegna di teatro amatoriale, che vuole promuovere e incrementare la cultura teatrale nei piccoli centri, là dove il teatro ha le proprie radici. Fita metterà in campo tutta la propria professionalità coinvolgendo le compagnie piemontesi affiliate alla Federazione, che porteranno i propri spettacoli fuori dalla propria provincia per farsi conoscere sul territorio. Nella rassegna saranno proposti spettacoli di teatro amatoriale divertenti e di buon livello e per il futuro si auspica che la rassegna possa essere incrementata per dare la possibilità a più compagnie e a più centri di essere coinvolti”.
All’incontro di presentazione sono intervenuti Giuliano DeGiovanni (Presidente UNPLI Piemonte), Massimo Zanetta (Presidente UNPLI Novara), Giunio Lavizzari (Consigliere Direttivo Nazionale Fita) e Raffaele Montagnoli (Presidente FITA Piemonte).
L’anteprima degli spettacoli teatrali sarà seguita dagli speaker di Sms Radio (Simply Music and Show) con intrattenimento e interviste ai protagonisti delle serate. Sarà possibile ascoltare le dirette da PC o dal proprio smartphone tramite l’app gratuita: SmsRadio.
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Il Gruppo Arte e Cultura nello spettacolo inaugurale della rassegna |
La locandina della rassegna |
Gruppo Giovani 2000 di Brescia per “Nel regno di Oz”, dal racconto di Lyman Frank Baum, regia di Alessandra Portesi e Gisella Brunetti; Teatro dei Dioscuri di Salerno per “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo, regia di Antonio Caponigro; Soggetti Smarriti di Treviso per “Tramonto” di Renato Simoni, regia di Franco Demaestri. Queste le tre compagnie scelte dalla giuria per contendersi la vittoria al 31° Festival nazionale “Maschera d’Oro”, organizzato dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) con partner come Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Fita nazionale e Confartigianato Imprese Vicenza – che mette in palio il suo 25° Premio Faber Teatro – e con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Vicenza e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Un triangolo d’oro fra Lombardia, Veneto e Campania, dunque, per un’edizione della “Maschera” davvero combattutissima, che sabato 30 marzo alle 21, al Teatro San Marco di Vicenza, vedrà svelati i nomi dei vincitori sia del trofeo maggiore, sia degli altri ambìti riconoscimenti individuali e collettivi: il tutto calato in una serata come sempre piena di emozioni e arricchita dall’esibizione di Coro ed Ensemble Strumentale di Vicenza, guidati dal celebre direttore d’orchestra Giuliano Fracasso in un programma di colonne sonore del grande cinema d’autore.
Oltre alle tre formazioni in lizza per la “Maschera” alla migliore compagnia, a contendersi i premi in palio sono anche La Ringhiera di Vicenza (“Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, regia di Riccardo Perraro), Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania (“Yerma” di Federico Garcia Lorca, regia di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia), G.A.D. Città di Trento (“Oh… che bella guerra!” di Luigi Lunari, regia di Alberto Uez) e La Barcaccia di Verona (“La serva amorosa” di Carlo Goldoni, regia di Roberto Puliero).
Queste le nominations. Regia: Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia (N.T.S. Mascalucia), Riccardo Perraro (La Ringhiera) e Roberto Puliero (La Barcaccia). Attrice protagonista: Rita Re (N.T.S. Mascalucia), Martina Romeo (La Barcaccia) e Alda Capodaglio (Soggetti Smarriti). Attore protagonista: Riccardo Perraro (la Ringhiera), Antonio Caponigro (Teatro dei Dioscuri) e Alessandro Tognetti (Soggetti Smarriti). Attrice caratterista: Rachele Lavarda (La Ringhiera), Kety Mazzi (La Barcaccia) e Maria Rosa Maniscalco (Soggetti Smarriti). Attore caratterista: Andrea Archetti, Maurizio Crotti e Lorenzo Stabile (Gruppo Giovani 2000), Giampiero Pozza (La Ringhiera) e Davide Valieri (La Barcaccia). Giovane interprete: Alessia Multari (Gruppo Giovani 2000), Egle Santonocito (N.T.S. Mascalucia) e Mara Sartori (G.A.D. Città di Trento). Allestimento: “Yerma” (N.T.S. Mascalucia), “Oh… che bella guerra!” (G.A.D. Città di Trento) e “La serva amorosa” (La Barcaccia). Infine, a contendersi il premio speciale per lo spettacolo più gradito dal pubblico sono: “Yerma” del N.T.S. Mascalucia, “La serva amorosa” de La Barcaccia e “Tramonto” di Soggetti Smarriti.
Nel corso della serata saranno premiati anche i giovani vincitori del Concorso di critica teatrale “La Scuola e il Teatro”, rivolto alle Scuole superiori del Veneto, e sarà consegnato il Premio “Renato Salvato” per l’impegno a favore della cultura teatrale.
Biglietti a 10 euro (8.50 per i ridotti). La serata è compresa nell’abbonamento al Festival. Informazioni e prenotazioni a Fita Veneto, stradella delle Barche 7, a Vicenza, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 (0444 324907). Botteghino del San Marco aperto il giorno dello spettacolo dalle 19.
Gruppo Giovani 2000 di Brescia |
Teatro dei Dioscuri di Salerno |
Soggetti Smarriti di Treviso |
Approda nelle Marche il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, grande operazione di carattere nazionale che la Federazione Italiana Teatro Amatori sta rivolgendo, di regione in regione, a persone tra i 18 e i 30 anni interessate all’impiego del linguaggio teatrale in situazioni di disagio, fragilità o emarginazione. D’intesa con Fita Marche, dunque, la Federazione proporrà un workshop gratuito in materia da giovedì 4 a sabato 6 aprile, realizzato con i Comuni di Jesi e di Montemarciano, la Coop Coossmarche di Montemarciano e il Liceo Artistico “Manucci” di Jesi come partner, e con un evento conclusivo, aperto al pubblico, fissato per il pomeriggio del 6 aprile.
Articolato in diciotto ore, il workshop si terrà nei locali del Piccolo Teatro di Jesi, in provincia di Ancona e sarà condotto dai docenti Alberto Bonacia, Roberta Corti e Guido Zovico. Con loro i giovani affronteranno un percorso articolato in tre moduli: il primo di carattere informativo/esperienziale; il secondo di didattica frontale; il terzo laboratoriale.
Il bando del workshop è pubblicato nella sezione Fondamenta e le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro le 13 di sabato 31 marzo all’indirizzo e-mail segreteriafitamarche@fitateatro.it, allegando curriculum vitae e copia di un documento di identità e con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”. Una commissione selezionerà i partecipanti, che dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento del workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione.
Già svoltosi in Calabria, Umbria, Piemonte, Sicilia, Puglia, Toscana, Emilia Romagna, Basilicata e Molise e in fase di preparazione a Roma, per una sessione speciale, il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” prevede workshop in ogni regione e nelle province autonome di Trento e Bolzano. Realizzato da Fita con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner, è reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
«Gli obiettivi che ci poniamo con questo impegnativo progetto – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – sono molteplici: da un lato offrire ai giovani un’occasione per avvicinarsi al mondo del teatro sociale o per approfondirne gli strumenti, se già attivi in questo settore; dall’altro creare, nel singolo territorio e su scala nazionale, una rete di contatti e un dialogo attivo tra gli operatori e le istituzioni coinvolte in questo ambito, fondamentale per il benessere del singolo individuo e delle comunità».
«Sono veramente lieta – dichiara la presidente di Fita Marche, Federica Bernardini – di poter accogliere nella nostra regione il Progetto “Fondamenta” organizzato dalla nostra Federazione e portato in tutte le regioni italiane. Il Progetto è stato visto con grande interesse dalle nostre compagnie e giungerà nelle Marche con importanti docenti, che saranno a disposizione per tre giorni dei nostri giovani con nuovi approcci al linguaggio teatrale applicabile nel sociale. Con tali premesse – continua la presidente Bernardini – abbiamo trovato subito la piena disponibilità del Comune di Jesi e del Comune di Montemarciano, nella persona dell’assessore Lorenzo Seta, che ha contattato la Coosmarche da molti anni attiva con i ragazzi disabili, e abbiamo inoltre l’adesione del Liceo Artistico “Mannucci”di Jesi come ulteriore partner. Siamo convinti – conclude la presidente Fita Marche – che operazioni di questo tipo distinguono la nostra Federazione e la rendono sempre più importante nel tessuto sociale».
Appuntamento speciale a Roma per “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, progetto nazionale che la Federazione Italiana Teatro Amatori sta dedicando, di regione in regione, a persone tra i 18 e i 30 anni che vogliano affrontare o approfondire l’impiego del linguaggio teatrale in situazioni di disagio, fragilità o emarginazione.
Il Progetto, realizzato in collaborazione con Fita Lazio e il Patrocinio di Roma – Municipio Roma V, si svilupperà all’interno della manifestazione Gabriella Ritrovata: un evento che ha lo scopo di promuovere la ricerca e la pratica degli strumenti artistici ed espressivi per l’inclusione, l’educazione e la formazione dell’uomo, attraverso l’esempio di Gabriella Ferri, donna e artista simbolo della cultura popolare come strumento di integrazione.
Il workshop gratuito si terrà da mercoledì 3 a venerdì 5 aprile. A chiusura della manifestazione, sabato 6 aprile, si terrà lo spettacolo originale di burattini e attori Gabriella Pulcinella, ispirato al percorso umano e artistico di Gabriella Ferri.
Diciotto le ore previste per il workshop, che si terrà nei locali Iocali della Casa della Cultura di Villa de Sanctis, in Via Casilina 665, e sarà condotto dai docenti Biagio Graziano, Andrea Papale e Stefania Maccari. A loro il compito di guidare i giovani lungo un percorso articolato in tre moduli: il primo di carattere informativo/esperienziale; il secondo di didattica frontale; il terzo laboratoriale.
Il bando del workshop è pubblicato nella sezione Fondamenta e le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro le 13 di sabato 31 marzo all’indirizzo e-mail lazio@fitateatro.it, allegando curriculum vitae e copia di un documento di identità e con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”. Una commissione selezionerà i partecipanti, che dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento del workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione.
Già svoltosi in Calabria, Umbria, Piemonte, Sicilia, Puglia, Toscana, Emilia Romagna, Basilicata e Molise, e in fase di preparazione nelle Marche, il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” prevede un workshop per ogni regione e uno ciascuno nelle province autonome di Trento e Bolzano. Realizzato da Fita con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner, è reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
«Con l’attivazione di questa tappa speciale a Roma – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – aggiungiamo un tassello significativo al nostro grande progetto Fondamenta, nato per offrire momenti di formazione ai giovani e occasioni di incontro e condivisione fra operatori, istituzioni, mondo della scuola e cittadini. Questa ulteriore sessione di lavoro non fa che confermare la validità del percorso che stiamo portando avanti e l’utilità di “fare rete” in questo ambito».
La compagnia Teatrale Arca con Fita Umbria, Ente Palio dei Terzieri e con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Trevi organizza la