Il 27 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Teatro, promossa dall’Unesco e istituita nel 1960 dall’ITI, l’International Theatre Institute, per sottolineare l’importanza dell’espressione teatrale a livello individuale e sociale.
In concomitanza con il proprio 70° di fondazione, quest’anno l’Iti ha deciso di affidare il tradizionale messaggio per la Giornata a cinque “testimonial”, così da veder rappresentate le diverse aree del pianeta: l’artista multidisciplinare Were Were Liking della Costa d’Avorio per l’Africa; la drammaturga e giornalista messicana Sabina Berman per le Americhe; l’attrice e regista libanese Maya Zbib per i Paesi Arabi; l’indiano Ram Gopal Bajaj, attore, regista e già direttore della Scuola Nazionale di Arte Drammatica di Dehli per lAsia e il Pacifico; l’attore, regista e scrittore Symon McBurney dal Regno Unito per l’Europa.
La compagnia vincitrice del Festival nazionale Maschera d’Oro 2018: il Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania, per “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller, regia di Rita Re
È la compagnia Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania la vincitrice della 30ª edizione della Maschera d’Oro. La formazione siciliana ha conquistato l’ambitissimo riconoscimento con “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller, per la regia di Rita Re: una prova che ha convinto la giuria di questa agguerrita stagione del festival nazionale, organizzato dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) con Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Fita nazionale e Confartigianato provinciale fra i partner e con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Vicenza e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Pienamente d’accordo gli spettatori, visto che lo spettacolo ha ottenuto anche il Premio per il Gradimento del Pubblico.
Presieduta da Carmelo Rigobello, operatore culturale, e composta dal giornalista Antonio Stefani, dall’attore e regista Armando Carrara e dai giovani Chiara Caucchiolo, Micaela Scodro, Andrea Matticchio e Paolo Pezzuolo, vincitori di varie edizioni del concorso di critica teatrale per studenti delle scuole superiori “La Scuola e il Teatro”, la giuria ha definito il lavoro dei catanesi “uno spettacolo intenso, senza sbavature, senza difetti”, con interpreti “tutti di alto livello” e dalla recitazione “sanguigna, con alcuni momenti di veemente aggressività, che riescono a conferire una straordinaria verità ad ogni lite, ad ogni conflitto”.
A concorrere al successo della pièce, “una regia attenta e mai invasiva, un sax magico, una scenografia innovativa e un uso intelligente del dialetto”, in un mix che ha consentito al Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di avere la meglio sulle sue due dirette avversarie: I Complici di Bologna, con “Il metodo Gronholm” di Jordi Galceràn, per la regia di Domenico Marchigiani, e La Trappola di Vicenza, guidata da Alberto Bozzo in “Una delle ultime sere di Carnovale” di Carlo Goldoni.
Quanto agli altri premi in palio, vittoria condivisa per Valeria Pone e Ramona Di Martino della compagnia Incontri di Napoli (interpreti femminili di “Ferdinando” di Annibale Ruccello) alle quali è andata la Maschera d’Oro di migliori attrici protagoniste; a Emanuele Puglia dei Mascalucia, invece, l’Eddie Carbone di “Uno sguardo dal ponte”, la Maschera come migliore attore protagonista.
Fra i caratteristi, successo delle compagnie vicentine, con la vittoria tra le donne di Lorenza Rizzato de La Ringhiera, per la sua interpretazione di Irene Molloy ne “La sensale di matrimoni” di Thornton Wilder, e di Marco Francini de La Trappola, il divertente Momolo di “Una delle ultime sere di Carnovale”. E soddisfazione in casa de La Trappola per altri due premi: quello alla migliore regia, andato ad Alberto Bozzo, e quello al migliore allestimento. Quanto ai giovani, vittoria di Egle Santonocito, la Catherine di “Uno sguardo dal ponte” della compagnia di Mascalucia; in più, una menzione speciale è andata ad Ariele Manfrini, il Tonino tuttofare in “Tingeltangel” di Karl Valentin, proposto dalla trentina Compagnia di Lizzana.
Nel corso della serata sono stati resi noti anche i vincitori del concorso di critica teatrale “La Scuola e il Teatro”: un podio tutto al femminile, con la vittoria di Bianca Antoniazzi della II BLSA dell’Istituto “Umberto Masotto” di Noventa Vicentina, seguita da Ginevra Cariolato della V CA del Liceo “G.G. Trissino” di Valdagno e da Miriam Trivellin, sempre della II BLSA del “Masotto”. Quanto al “Premio Renato Salvato” per l’impegno a favore del teatro amatoriale, il riconoscimento è stato assegnato a Luigi Lunari, selezionatore del Festival, storico del teatro e drammaturgo di fama internazionale, autore di lavori rappresentati in tutto il mondo come “Tre sull’altalena”, “Il senatore Fox” e “Nel nome del padre”.
Dopo gli applausi e le emozioni della premiazione, spazio alle risate con le esilaranti diavolerie comico-musicali della Running Orchestra composta da Valter Rado e dalla “brass band” Mabò: il loro “Note nella tempesta” ha trascinato gli spettatori sull’onda di un divertimento surreale e sorprendente, nella vertigine delle improbabili avventure di una squinternata orchestra e del suo folle direttore.
Numerose le autorità e gli amici del Festival che non hanno voluto mancare all’appuntamento, accolti dal presidente della kermesse Aldo Zordan e dal presidente di Fita Veneto Mauro Dalla Villa.
Tra gli altri, il vicepresidente di Confartigianato Vicenza Gianluca Cavion e il componente di giunta Luigino Bari, il consigliere Fioravante Rossi a nome del Comune di Vicenza, il consigliere delegato alla Cultura per la Provincia di Vicenza Francesco Enrico Gonzo, il presidente della storica Confraternita del Bacalà Luciano Righi e il parroco di San Marco don Giuseppe Ruaro, oltre al presidente della Co.f.as Gino Tarter e al presidente di Fita nazionale Carmelo Pace.
E se il concorso si è concluso, un ulteriore, sempre attesissimo appuntamento legato al Festival è già in agenda: il ritorno della compagnia vincitrice della kermesse sabato 26 maggio sul cinquecentesco palcoscenico del Teatro Olimpico, per il 24° Premio Faber Teatro, messo in palio da Confartigianato Vicenza. Una serata di spettacolo nel teatro coperto più antico del mondo, per chiudere in bellezza questa 30ª edizione ricca di eventi speciali, fra convegni, musica, repliche straordinarie, spritz teatrali e incontri per appassionati.
Alberto Bozzo de La Trappola di Vicenza, migliore regia
Valeria Pone e Ramona Di Martino della Compagnia Incontri di Napoli, migliori attrici
Emanuele Puglia del NTS Mascalucia, migliore attore
Lorenza Rizzato de La Ringhiera di Vicenza, migliore attrice caratterista
Marco Francini de La Trappola di Vicenza, miglior attore caratterista
Egle Santonocito del NTS Mascalucia, migliore interprete giovane
Ariele Manfrini della Compagnia di Lizzana di Trento, menzione speciale del Festival
Migliore allestimento: La Trappola di Vicenza per “Una delle ultime sere di Carnovale” di Carlo Goldoni
L’Associazione Culturale “A Zeza” e il Comune di Piano di Sorrento, organizzano la IX Edizione della Rassegna Teatrale “Mascherestive” – Rassegna Nazionale Teatro Comico Amatoriale – che avrà luogo nel periodo tra Luglio e Agosto 2018 a Piano di Sorrento (Na).
Non
poteva che essere una creazione di Andrea Palladio come Palazzo
Chiericati ad accogliere, venerdì 23 marzo alle 21, ad ingresso
libero nel Salone d’Onore, la prima esecuzione a Vicenza di “Shape”
(ed. Velut Luna, distribuzione Believe Digital), l’album che il
compositore e pianista Roberto Jonata ha dedicato alla sua città e
alle emozioni suscitate dalle sue bellezze artistiche, e che la
Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) del Veneto ha scelto come
colonna sonora del suo Festival nazionale “Maschera d’Oro”,
la cui 30ª edizione si concluderà sabato al Teatro San Marco.
«Mi
ha fatto molto piacere fare di questo mio album, così personale e
speciale, la colonna sonora di un festival importante e storico come
la Maschera d’Oro – commenta Jonata -. Il nesso tra il mio lavoro e
questa bella manifestazione, in effetti, è forte. L’ha ispirato
Vicenza, città che da molti anni ospita la kermesse. È nato dalle
emozioni prodotte dalle meraviglie dell’arte, sensazione che
appartiene naturalmente anche a chi ami il teatro. Inoltre è
dedicato in particolare ad Andrea Palladio, nel cui Teatro Olimpico
si svolge da ventiquattro anni, grazie a Confartigianato Vicenza, il
Premio Faber Teatro, abbinato alla Maschera d’Oro, i cui vincitori
hanno la possibilità di esibirsi, per un’indimenticabile sera, sul
suo palcoscenico».
Aperta
da un saluto del presidente di Fita Veneto Mauro Dalla Villa e del
presidente del Festival, nonché vicepresidente nazionale Fita, Aldo
Zordan, il concerto spazierà fra brani di “Shape” (in
inglese “Forma”) e alcune composizioni tratte da altri
lavori del musicista.
Diplomato
con il massimo dei voti in Pianoforte al Conservatorio «Arrigo
Pedrollo» di Vicenza, Roberto Jonata ha pubblicato il suo primo
album nel 2002, raccogliendo reinterpretazioni di brani di autori
post-romantici e del Novecento (“Roberto Jonata plays”).
Passato alla composizione, prima di “Shape” ha pubblicato
altri quattro lavori da studio: “Composte Passioni” (2006),
“Piano Solo” (2008), “Colors” (2012) e “Infinity”
(2014), il cui brano “Blu Profondo” ha superato i 3 milioni
e 300mila ascolti in streaming sulla piattaforma Spotify, venendo
premiato agli Akademia Music Award di Los Angeles come “Best
ambient/instrumental song”; l’intero album ha collezionato
attorno ai 5 milioni di ascolti. Oltre ad aver scritto alcune colonne
sonore, Roberto Jonata ha collaborato con numerosi artisti, tra i
quali Joana Amendoeira ed Hevia.
Per
informazioni, Segreteria Fita Veneto (0444 324907, dalle 9 alle 13) e
www.fitaveneto.org.
Qual
è stato e quale potrà essere il ruolo del teatro amatoriale? Come
si colloca fra tradizione e innovazione? E ancora, quale sviluppo ha
avuto e può avere, al suo interno, il teatro dialettale? Come è
visto dal pubblico e dalla critica? E come si è evoluto, in questo
scenario, un festival ormai storico come la “Maschera d’Oro”?
Intorno
a queste domande e pronto a stimolarne molte altre si articolerà
giovedì 22 marzo alle 18, nella Sala degli Stucchi di Palazzo
Trissino (municipio) di Vicenza, l’incontro dal titolo “Il
teatro amatoriale fra tradizione e innovazione”, promosso dalla
Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) del Veneto in occasione
della 30ª edizione del Festival nazionale “Maschera d’Oro”,
che sabato si concluderà, al Teatro San Marco di Vicenza, con la
proclamazione dei vincitori.
Per
confrontarsi sullo stimolante argomento, Fita Veneto ha chiamato a
raccolta alcuni esperti del settore, i cui interventi saranno
coordinati da Cesare
Galla, giornalista, critico e vicepresidente dell’Accademia Olimpica,
che patrocina l’appuntamento, cui parteciperanno tra gli altri il
presidente di Fita Veneto Mauro Dalla Villa e il presidente del
Festival, nonché vicepresidente nazionale della Federazione, Aldo
Zordan.
Paolo
Puppa, docente dell’Università di Venezia, drammaturgo e performer,
aprirà la conversazione con una panoramica storica sul teatro
amatoriale, dalle origini ai giorni nostri e in ambiti sociali
diversi, anche in un orizzonte internazionale e indagandone il ruolo
nei confronti della drammaturgia tradizionale e insieme della scena
sperimentale.
Roberto
Cuppone, docente dell’Università di Genova, drammaturgo, regista e
accademico olimpico, si soffermerà invece sullo specifico ruolo del
teatro amatoriale dialettale in Italia, rileggendone le dinamiche
nella storia e ai giorni nostri. In particolare, la sua analisi
permetterà di riflettere sul peso di questa realtà artistica nella
conservazione della lingua e delle tradizioni locali, e non senza
interrogarsi, al riguardo, su operazioni-nostalgia e potenzialità
innovative.
Ad
Antonio Stefani, invece, il compito di analizzare il teatro
amatoriale dal suo punto di vista di critico teatrale. Innumerevoli
gli interrogativi possibili su questo fronte: come sono cambiate (o
non cambiate) le compagnie? Chi è lo spettatore-tipo che le segue?
In che modo questo mondo teatrale affronta il repertorio tradizionale
e come si confronta con l’innovazione?
Spazio,
infine, a Luigi Lunari, drammaturgo e selezionatore del Festival, al
quale sarà chiesto di illustrare il “caso Maschera d’Oro”,
analizzandone le dinamiche e le scelte in materia di compagnie,
autori, titoli, generi.
Ingresso
libero. Per informazioni, Segreteria Fita Veneto (0444 324907, dalle
9 alle 13) e www.fitaveneto.org.
I Complici di Bologna, Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania, La Trappola di Vicenza. Queste le tre compagnie in lizza per la vittoria al 30° Festival nazionale “Maschera d’Oro”, organizzato dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) con partner come Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Fita nazionale e Confartigianato provinciale (che mette in palio il suo Premio Faber Teatro), e con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Vicenza e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
Rush finale, dunque, fra la compagnia emiliana con “Il metodo Gronholm” di Jordi Galceràn, per la regia di Domenico Marchigiani, quella siciliana con “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller, per la regia di Rita Re, e quella veneta diretta da Alberto Bozzo in “Una delle ultime sere di Carnovale” di Carlo Goldoni.
Ancora un po’ di suspense prima di conoscere dove effettivamente volerà il trofeo in questa edizione così speciale: il nome dei vincitori sarà infatti rivelato sabato 24 marzo alle 21 al Teatro San Marco di Vicenza, che in queste settimane ha ospitato l’agguerritissima kermesse, che ha coinvolto anche la Compagnia di Lizzana, in provincia di Trento, con “Tingeltangel” di Karl Valentin, regia di Paolo Manfrini, La Ringhiera di Vicenza con “La sensale di matrimoni” di Thornton Wilder, regia di Riccardo Perraro, La Cricca di Taranto con “Le ultime lune” di Furio Bordon, regia di Aldo L’Imperio, e Incontri di Napoli con “Ferdinando” di Annibale Ruccello, regia di Francesco Iurlaro.
Grande attesa, naturalmente, anche per gli altri premi – individuali e collettivi – messi in palio dallo storico Festival. Scontro diretto fra il terzetto di testa anche per il premio alla regia, con Rita Re di Mascalucia, Alberto Bozzo de La Trappola e Domenico Marchigiani de I Complici; e identica terna anche per il migliore allestimento e per lo spettacolo più gradito dal pubblico. Come migliori interpreti protagonisti, tra le attrici sono in lizza Ilaria Rigoni de La Trappola, Anna Cofano de La Cricca e la coppia composta da Valeria Pone e Ramona Di Martino della compagnia Incontri, mentre tra gli attori a contendersi il premio sono Emanuele Puglia del Nuovo Teatro Stabile Mascalucia, Andrea Franzoi della Compagnia di Lizzana e Antonio Nisi de I Complici. Fra i caratteristi, testa a testa fra tre compagnie, ognuna in lizza con un attore e un’attrice: il Nuovo Teatro Stabile Mascalucia con Anna De Luca e Mario Rocca; La Trappola con Lidia Munaro e Marco Francini; La Ringhiera con Lorenza Rizzato e Massimo Grolla. Fra gli attori giovani, a giocarsi il titolo sono Egle Santonocito della Mascalucia, Elia Sgolmin de La Ringhiera, Mattia Ferraro della compagnia Incontri e Ariele Manfrini della compagnia di Lizzana.
Nel corso della serata, inoltre, saranno premiati i giovani vincitori del concorso di critica teatrale “La Scuola e il Teatro”, rivolto alle Scuole superiori del Veneto, e sarà consegnato il Premio “Renato Salvato”, per l’impegno a favore della cultura teatrale.
Dalle emozioni della gara la serata passerà poi alle risate in compagnia della Running Orchestra composta da Valter Rado e dalla “brass band” Mabò, di scena con il loro “Note nella tempesta”, spassoso spettacolo di teatro comico musicale.
L’attore veneto, apprezzato anche all’estero per la sua comicità creativa e originale, e gli estrosi musicisti (celebri anche per la partecipazione a programmi come il “Maurizio Costanzo Show”, “Mezzogiorno in famiglia” e “Striscia la notizia”, e per aver lavorato al fianco di personaggi come Enzo Iacchetti e Giorgio Panariello) coinvolgeranno il pubblico nelle esilaranti vicende di una piccola orchestra in balia del maltempo e… di se stessa.
Biglietti a 10 euro (8.50 per i ridotti). La serata è compresa nell’abbonamento al Festival. Informazioni e prenotazioni a Fita Veneto, stradella delle Barche 7, a Vicenza, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 (0444 324907). Botteghino del San Marco aperto il giorno dello spettacolo dalle 19. Informazioni anche su www.fitaveneto.org e nella pagina Facebook del Festival.
Il metodo Gronholm – I Complici (Bologna)
Uno sguardo dal ponte – Nuovo Teatro Stabile Mascalucia (Catania)
Una delle ultime sere di Carnovale – La Trappola (Vicenza)
Tutto
pronto per la quinta edizione
del “Premio Ulisse”, concorso promosso
dal Comitato siciliano
della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), in
partenariato con la compagnia Dietro le Quinte di Milazzo (Messina)
e con il patrocinio della Fita nazionale.
Il
concorso, a carattere regionale, rientra nel circuito italiano del
Gran Premio del Teatro Amatoriale organizzato dalla Fita e prevede la
partecipazione di una giuria itinerante, che visionerà dal vivo gli
spettacoli finalisti.
Queste
le compagnie tra le quali saranno scelte le cinque finaliste: Il
Belvedere di Catania; San Tommaso d’Aquino di Messina; C.a.s.t. di
Carini (Palermo); Capuana di Campofranco (Caltanissetta); Liotru di
Catania; Laboratorio Teatrale Tusano di Tusa (Messina); Caf di Aci
Catena (Catania); Le Maschere di Canicattì Bagni (Siracusa); Teatro
e Vita di Palermo; Teatro degli Specchi di Catania; Stabile dei
Nomadi di Leonforte (Enna); Capuana di Catania.
In
palio il “Premio Ulisse 2018” al migliore spettacolo, nonché ai
migliori fra registi e interpreti (attrici e attori protagonisti e
non protagonisti) e all’allestimento scenico.
La
compagnia che si aggiudicherà il “Premio Ulisse” accederà di
diritto al Gran Premio del Teatro Amatoriale, circuito nazionale al
quale confluiranno i vincitori delle analoghe manifestazioni in molte
altre regioni italiane.
Il Comune di Milo, L’Associazione Culturale “ Filo comica Sant’Andrea”
Con il patrocinio gratuito di F. I . T. A/ Sicilia Federazione Italiana Teatro Amatori Organizzano la dodicesima edizione del premio teatrale “ Angelo Musco”con l’intento di contribuire allo sviluppo culturale ed artistico del teatro con periodo di svolgimento da febbraio ad agosto 2018. L’iniziativa nasce dall’esigenza di dare maggiore e migliore spessore al lavoro ed al talento di chi opera in questo meraviglioso mondo, sostenuti soltanto da una immensa passione che unitamente al proprio talento si riversa in una sorta di trasformazione in composizione scenica, quasi sempre pagando un costo di sacrifici personali, per non evidenziare quelli economici . Con il premio“ Angelo Musco”s’intende puntare i “riflettori ”su coloro che si dedicano alla realizzazione di opere teatrali, offrendo loro un incentivo non solo a continuare, ma anche e soprattutto a migliorarsi.
Riportiamo il contributo del nostro esperto – revisore dei conti Roberto De Giuli su alcune agevolazioni per il terzo settore:
“Fra le agevolazioni a favore degli enti del terzo settore entrate in vigore già a partire dal presente anno, rientra quella prevista dall’art. 82, c. 5 del nuovo Codice del Terzo settore, che stabilisce l’esenzione dall’imposta di bollo in relazione ad “atti, documenti, istanze, contratti, copie di documenti, estratti, certificazioni, dichiarazioni, attestazioni e ogni altro documento cartaceo o informatico in qualunque modo denominato posti in essere o richiesti dagli enti” del terzo settore. Quindi, niente più marche da bollo da 2 euro sulle ricevute, nè imposta annuale di 100 euro sugli estratti di conto corrente bancari. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la disposizione vale già dal 01/01/2018 esclusivamente per ONLUS, ODV e APS iscritte nei relativi registri speciali, mentre gli enti diversi, non iscritti ai registri, dovranno attendere l’entrata in funzione del nuovo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.”
Si precisa che tale ultimo evento ( nuovo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore ) non sarà operativo non prima di due anni. Le agevolazioni riportate, dunque, non potranno essere utilizzate dalle associazioni non iscritte nei registri delle APS.
Ricordiamo che allo stato e in base alla normativa precedente, fatte salve le condizioni di quelle associazioni che hanno provveduto ad iscriversi autonomamente negli appositi registri, le associazioni che hanno effettuato l’iscrizione alla FITA entro il 31 gennaio 2018 e per l’anno 2018, saranno comunicate al Ministero delle Politiche Sociali quali articolazioni territoriale della Federazione e, quindi, tuttora considerabili quali APS in virtù dell’art.7 della L. 7.12.200 n.383.
È
attivo il primo “Fita Point” in Sicilia presso la sede della
Cooperativa Piccolo Teatro di Alcamo, in provincia di Trapani.
L’iniziativa è stata avviata a livello nazionale dalla Federazione
Italiana Teatro Amatori (Fita) per identificare le sedi delle
strutture aderenti presenti nel territorio e creare punti di
aggregazione e informazione per l’utenza teatrale. Tuttti i Fita
Point italiani, inoltre, saranno individuati attraverso Google Maps.
Particolarmente
significativa, dunque, l’apertura di questo spazio nella sede dello
storico Piccolo Teatro di Alcamo, che ha aggiunto un tassello
importante alla propria testimonianza teatrale nel territorio. Oltre
al presidente del Piccolo Teatro Felice Ciacio, all’inaugurazione
hanno presenziato, a nome della Fita, il presidente provinciale di
Trapani Franco Regina, regionale Antonella Messina e nazionale
Carmelo Pace.
Il
prossimo Fita Point siciliano sarà attivato ad aprile a Troina, in
provincia di Enna.
Da sinistra, Franco Regina, Felice Ciacio, Antonella Messina e Carmelo Pace
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